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La Polverini si è dimessa: "Vi mando a casa io"

L'Udc molla la Polverini. Lei lascia e annuncia: "Quello che ho visto in Regione è raccapricciante. Lo racconterò"

Renata Polverini si è dimessa. Lo ha comunicato prima ai capigruppo di maggioranza e a i suoi fedelissimi nella sede della fondazione Città Nuove, poi ai giornalisti in conferenza stampa. Qualche attimo prima il leader nazionale Udc, Pier Ferdinando Casini, ha mollato la presa: "Polverini si dimetta". Le mosse della presidente hanno tenuto col fiato sospeso il mondo politico per giorni, oggi più che mai. E dopo le dimissioni dei consiglieri d'opposizione (Pd, Sel, Idv) e il rischio sfacelo del consiglio regionale con le 26 firme raccolte (ne mancavano altre 10) l'ex governatrice ha messo fine all'agonia. E, a quanto dice, la decisione l'avrebbe presa già da tempo. Perchè aspettare? "Per vedere fino a che punto sarebbe arrivata la falsità dell'opposizione".

"Ho interrotto il cammino di un consiglio non più degno di rappresentare il Lazio: questi signori li mando a casa io". Così l'ex governatrice del Lazio ai giornalisti in conferenza stampa. "Arriviamo qui puliti: mai avrei immaginato che con quelle ingenti risorse tutti, nessuno escluso, facessero spese sconsiderate ed esose". "Me ne vado serena, da ora in poi potrò dire tutto quello che penso e che ho visto".

- > IL VIDEO DELLA CONFERENZA STAMPA

E ancora "vado via a testa alta, non so se altri potranno a fare lo stesso. Me ne vado avendo azzerato i fondi dei gruppi regionali. Voglio vedere se chiunque verrà farà lo stesso". Non a caso insomma  Monti l'ha sempre apprezzata "sia sul piano istituzionale che personale e ha confermato che il rating della regione Lazio influiva positivamente sul paese". Perchè l'abbandono?

"Mi sono dimessa per una faida interna al Pdl" e aggiunge "ben venga questo dibattito tra chi aveva bisogno di un Suv e chi pensava di giocare la propria carriera in consiglio regionale". "Dico basta perché non lo merita la mia storia, la mia famiglia che è stata infangata né chi sta con me. Da pochi minuti sono tornata libera: per due anni e mezzo in questo sistema sono stata come in una gabbia, cercavo di uscire ma mi avviluppava sempre di più".

- > LO SCENARIO: PDL AZZERATO E LA SVOLTA A DESTRA DI ALEMANNO

"Spero che la Procura lavori con serenità e che queste persone possano essere assicurate alla giustizia". Persone che, ci tiene a precisare, "non hanno niente a che spartire con me". Persone che l'ex governatrice definisce semplicemente "personaggi da operetta" da distinguere invece da chi le sarebbe sempre stato vicino. "Ringrazio i colleghi dell'Udc che mi hanno sempre supportato e anche quelli del Pdl che, al contrario di alcuni, hanno sempre agito con senso di responsabilità. Parlo di Angelino Alfano, di Silvio Berlusconi, di Denis Verdini". E poi ironizza.

La Polverini story: 2 anni e mezzo da governatrice | © InfoPhoto

"Tra le cose positive di questi giorni c'é che ho mangiato poco e quindi mi dicono che ho una linea straordinaria", ha scherzato Renata Polverini verso la fine della conferenza. "Spero stanotte di dormire e penso che dormirò - aveva detto in precedenza -. Sono parecchi giorni che non dormo, ma non è perché avessi dei pesi sulla coscienza".

- > RENATA POLVERINI E I DUE ANNI IN REGIONE

DAL MONDO POLITICO - Per qualcuno è un'eroina, o semplicemente non aveva scelta, per altri doveva farlo prima, per altri è ancora è il minimo visto lo scandalo che ha colpito il suo consiglio. Per il sindaco Alemanno si tratta di "un epilogo inaccettabile che dimostra ancora una volta l'ipocrisia dell'opposizione". Sì perché secondo il primo cittadino non avremmo assistito ad altro che a una "strumentalizzazione" di una vicenda della quale "la presidente (ex, ndr) non ha colpa".

OPPOSIZIONE - Non proprio d'accordo il capogruppo del Pd romano, Esterino Montino, che, alla ormai ex governatrice non fa nessuno sconto. "Le dimissioni della Polverini sono una gran bella notizia, soprattutto per i cittadini del Lazio". "Per questa Regione si chiude un capitolo che ha creato danni inenarrabili. Oggi, finalmente, si apre una stagione nuova - prosegue -. Con due anni e mezzo di opposizione netta e senza sconti il Pd e tutto il centrosinistra hanno creato le condizioni per arrivare a questo risultato. Va detto, per onestà, che la fine di questa brutta pagina è stata raggiunta anche grazie al comportamento responsabile dell'Udc regionale e nazionale". A fargli eco Sel e Idv.

- > LA LITE AL TERMINE DELLA CONFERENZA STAMPA

"E' una grande vittoria, finalmente una buona notizia. C'é voluta una dura battaglia e un gesto forte come le dimissioni dell'opposizione, per convincere questa maggioranza e la Polverini che i giochi erano finiti e che la misura era colma. Con le dimissioni di Renata Polverini il Lazio é liberato. Liberato da un governo che ha operato solo nell'interesse di alcuni e contro la collettività". Lo dichiarano in una nota il capogruppo regionale Sel Luigi Nieri e il consigliere Filiberto Zaratti. "Il caso fondi del Pdl è stato solo l'ultimo di una serie di danni che questa maggioranza ha causato al Lazio.

UDC - "Apprezziamo la scelta di buonsenso della presidente Polverini di fronte a una situazione che si era resa insostenibile. L'Udc ha partecipato con grande impegno e lealtà al lavoro della sua giunta, che in questi anni ha fatto cose importanti per i cittadini del Lazio". Le parole di appoggio alla ex presidente  sono del segretario dell'Udc Lorenzo Cesa.

PDL NAZIONALE - "Ha sfiduciato un Consiglio regionale che mai avrebbe potuto assicurarle la prosecuzione nel cammino intrapreso e che, in alcune sue mortificanti individualità, aveva tinteggiato la politica del peggiore colore possibile". Sono le parole di Angelino Alfano, il segretario del Pdl nazionale che, a quanto emerso, l'aveva incoraggiata a proseguire il cammino politico alla Pisana. "E' questo - prosegue Alfano - il motivo per il quale anche oggi alle 13.00, quando ce lo ha comunicato non abbiamo provato a trattenerla ma le abbiamo detto che le saremmo stati accanto qualunque fosse stata la decisione a lei suggerita dalla propria coscienza e dalla propria responsabilità".

 

 


 

 

 

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