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Marino resta, al Nazareno spunta il pallottoliere: attesa per le dimissioni di 26 consiglieri

I 19 esponenti del Pd non bastano. In soccorso arrivano Centro Democratico, Svetlana Celli, la Lista Marchini, i fittiani e Roberto Cantiani. Si resta nel perimetro della maggioranza governativa

La chiusura dei conti è attesa entro oggi. Dopo il ritiro delle dimissioni da parte del sindaco Marino, in mattinata o al massimo nel primo pomeriggio, 25 o 26 consiglieri si dimetteranno tutti insieme, determinando di fatto lo scioglimento del consiglio comunale, la contestuale fine dell'era Marino e l'invio di un commissario in Campidoglio. Un epilogo drammatico che ieri, dalle 16.27 ora del passo indietro del marziano, ha subito un'accelerata. 

Subito dopo pranzo Matteo Orfini aveva infatti convocato una riunione al Nazareno. Dopo il nulla di fatto dell'incontro della sera prima con il sindaco per trattare la resa, il commissario voleva ribadire la linea del partito. Neanche il tempo di iniziare la riunione che le cose precipitano. Marino si è dimesso. La strategia attendista va a farsi benedire. "Bisogna dimettersi in massa", è il diktat. A questo punto spuntano i pallottolieri. 

Il gruppo dem conta 19 membri. Tutti sono convinti a dimettersi, ma da soli non bastano. Bisogna trovare altre sei persone. "Basta che non siano legati ad Alemanno", è il refrain. No ai fascisti quindi. Si pesca, prima di tutto, nelle file di ciò che resta della maggioranza. Il numero 20 è Daniele Parrucci di Centro Democratico. Il numero 21 è Svetlana Celli, eletta nella civica Marino ma legata al PD. Tra i dem è stata votata alla città Metropolitana. Lei, figlia di Beppe Celli, esponente politico vicino a Matteo Orfini, è disposta ad abbandonare il fronte Marino, nonostante dalla civica si affanino a dire il contrario. Ne mancano 4. 22 e 23 arrivano dalla Lista Marchini. Il capogruppo Alessandro Onorato e il leader Alfio Marchini fanno sapere di essere pronti alle firma coerentemente con la posizione assunta negli ultimi due anni. 

Il fronte si ingrossa, ma non basta. Si pesca tra i centristi, nel neonato gruppo fittiano, Ignazio Cozzoli e Francesca Barbato. "Cozzoli è stato eletto nelle fila di Alemanno", obietta qualcuno. "Sì, ma con lui non ha niente a che fare", risponde un altro. Venticinque che diventano 26 perché tra le fila del Nuovo Centro Destra, compagine del governo Renzi, firma anche Roberto Cantiani. Ventisei firme, tutte insieme, e Marino va a casa. 

Un pallottoliere travagliato, una quadra trovata solo in tarda serata al termine della quale si voleva già scrivere la parola fine, presentandosi a Palazzo senatorio. "Meglio aspettare", si è deciso dal Nazareno. Si vogliono evitare errori. Bisogna dimettersi tutti insieme, tutti presenti, senza fare pasticci che allunghino ulteriormente l'agonia. Basta un errore e scatta la surroga e si perde altro tempo.

A chiudere la serata una nota congiunta di Orfini e di Fabrizio Panecaldo: "Con senso di responsabilità nei confronti dei romani e di Roma che non merita il protrarsi di questa penosa attesa, siamo uniti e determinati a dare a Roma da domani un nuovo inizio. Per fare chiarezza una volta per tutte e per mettere in condizione la città di affrontare con serenità un quotidiano da troppo tempo trascurato e la straordinarieta' di un grande appuntamento come il Giubileo che sarà un momento di rinascita per la città, sull'esempio milanese di Expo. Dalla riunione al Nazareno viene fuori un percorso chiaro, trasparente, rispettoso nei confronti del futuro di Roma. Spiace che Ignazio Marino oggi abbia vanificato uno sforzo comune per individuare soluzioni che avessero al centro la città e non i destini personali. Così non è stato, con un inspiegabile arbitrio e un'idea di Roma come di una proprietà privata, che non è giusta e corretta nei confronti dei cittadini. Domani Roma volta pagina - conclude la nota di Orfini e Panecaldo - , e non perchè lo ha deciso questo o quel partito, ma perchè, andando oltre egoismi e personalismi, la nostra città merita affidabilità, governo quotidiano e una rinascita civica su cui lavoreremo da subito".
 

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