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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Scontro Raggi Salvini sulla sicurezza, l'ira di Di Maio contro la sindaca: "Per Roma stiamo facendo l'impossibile"

Sbotta il vicepremier pentastellato contro la sua sindaca: "Ma perché non si mettono attorno a un tavolo anziché twittare"

Nello scontro sulla sicurezza tra la sindaca Raggi e il ministro dell'Interno Salvini accesosi ieri dopo l'agguato davanti ad un asilo di Magliana, in tarda serata è arrivata la presa di posizione del vicepremier e capopolitico del M5s Luigi Di Maio. E chi si aspettava lo schierarsi dalla parte della Raggi o se non altro delle parole da pacificatore, è rimasto sorpreso. Già perché il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico ha fatto trapelare tutta la sua ira nei confronti della prima cittadina, nonché frontwoman del suo movimento, prima donna a cinque stelle eletta in una grande città. 

Lo ha fatto non con dichiarazioni ufficiali, ma con le ormai abusate ed ormai poco nascoste fonti autorevoli, riportate dall'agenzia di stampa Adnkronos. Si parla di vera e propria ira nei confronti della sindaca Raggi. Sì, perché quello romano è un fronte che Di Maio, in pieno braccio di ferro con gli alleati leghisti su migranti e grandi opere, si sarebbe volentieri risparmiato. Un regalo a Salvini, accorso immediatamente alla Magliana per una diretta facebook nella quale ha affondato il colpo contro la sindaca Raggi. 

Poco prima erano partiti i tweet e i post facebook della sindaca, del presidente dell'assemblea capitolina e di ben 9 consiglieri pentastellati. Il refrain era tutto su "dove sono i poliziotti promessi"?. Con Marcello De Vito ad alzare ancora di più il tiro con l'hashtag #salvinisveglia. Una manna per una star social come Salvini. Che infatti non ha fatto passare neanche un'ora, ha indossato la divisa della polizia e, cellulare alla mano, ha improvvisato una diretta neanche troppo improvvisata, con concetti chiari e duri quanto basta per dire a Raggi "di fare il proprio lavoro". [QUI L'ATTACCO DI MATTEO SALVINI]

A quel punto la controreplica di Raggi. "Caro Matteo Salvini, bando alle chiacchiere e mettiamoci a lavoro. Io faccio il mio" e una chiusura tra l'ironico e il polemico: "Permettimi una battuta. Per due anni è sempre stata solo e esclusivamente #TuttaColpaDellaRaggi. Benvenuto nel club"

La certezza da parte di Raggi era quella di trovare sponda da parte del governo amico, o quantomeno dalla parte pentastellata. Così non è stato. L'attacco di Di Maio, non smentito e neanche edulcorato, è un messaggio alla sindaca e al Campidoglio: lavorate. "Stiamo facendo l'impossibile per assumere nuovi poliziotti in tempi record - sbotta il vicepremier con alcuni fedelissimi, raccontano fonti autorevoli all'Adnkronos - I soldi per Roma Capitale sono stati stanziati 10 giorni fa in legge di bilancio".

Nessun fuoco amico contro Salvini. Anzi. Il botta e risposta tra Campidoglio e  Viminale genera l'irritazione del ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico. "Ma perché non si mettono attorno a un tavolo anziché  twittare - sbotta Di Maio coi suoi - Le risorse per le forze dell'ordine sono in manovra e a breve arriveranno i nuovi assunti.  Veniamo da 20 anni di tagli a Polizia e Carabinieri...".  

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