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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Le banche lasciano il Campidoglio: gara per la Tesoreria deserta per la seconda volta

La convenzione è scaduta il 31 dicembre del 2015. Servizio in proroga da oltre due anni

Nessun interesse sulla tesoreria del Campidoglio. La gara da 7 milioni di euro in 5 anni per l'affidamento "in concessione" del servizio di tesoreria di Roma Capitale e del servizio di cassa delle dipendenti istituzioni è andata deserta. Un'ipotesi che era già stata anticipata dall'assessore al Bilancio, Gianni Lemmetti, nei mesi scorsi e che il 26 febbraio, al momento dell'apertura delle buste, si è verificata.

La convenzione è scaduta il 31 dicembre del 2015. Da quella data la tesoreria comunale viene gestita in proroga da Unicredit, Bnl e MontePaschi. Alla fine del 2015 il commissario straordinario Francesco Paolo Tronca aveva bandito una prima gara. Anche quella era andata deserta. A distanza di circa due anni lo stesso risultato, nonostante l'amministrazione a Cinque Stelle avesse messo al lavoro un pool ad hoc per elaborare un'offerta più appetibile. 

Lo scarso interesse per la gara precedentemente bandita era da attribuire a due fattori principali: mutate condizioni del mercato dei servizi di tesoreria, che rendono per nulla appetibili le condizioni di gratuità tipiche del servizio di Tesoreria degli Enti locali a fronte dei costi relativi da sostenersi a carico degli operatori bancari; la lievitazione di tali costi, che per Roma Capitale sono determinati da alcune componenti tipiche, quale l’immobilizzazione del capitale necessario per l’eventuale concessione dell’anticipazione di tesoreria, ma anche da componenti peculiari legate alla struttura di Tesoreria dell’Ente, che dispone attualmente di casse decentrate sul territorio. L'attenzione messa nella redazione del nuovo bando, però, non è servito a nulla. 

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