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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Campidoglio, pronta una delibera per gli spazi sotto sfratto: "Fermiamo tutto fino al regolamento"

Il provvedimento porta la firma di dieci consiglieri del M5S

Una sospensione fino al 15 novembre per i “provvedimenti di riacquisizione”. Sul mondo degli spazi sociali e culturali nati e cresciuti nel vasto patrimonio indisponibile di Roma Capitale, potrebbe arrivare presto la delibera che porta la firma di una decina di consiglieri del Movimento cinque stelle, a partire dalla presidente della commissione capitolina Cultura, Eleonora Guadagno. Un provvedimento con una ‘norma transitoria’ in attesa dell’adozione del nuovo regolamento per stipulare le concessioni.

Stiamo parlando di quelle decine di realtà sociali e culturali che per anni, sulla base di una delibera risalente al 1996, hanno pagato affitti calmierati proprio in virtù della natura della loro attività. La delibera 140 del 2015, a fronte della possibilità che si potesse configurare un danno erariale, ha dato il via ad una serie di sfratti e a richieste di arretrati da migliaia, se non milioni, di euro. Il tutto in attesa della stesura di un nuovo regolamento. Che, però, non è ancora arrivato. Così intanto, continuano ad arrivare i bollettini con richieste di affitto a canoni di mercato e resta valido un generalizzato rischio sgombero.

La delibera propone una sorta di tregua, prima della riorganizzazione finale a marchio Cinque Stelle. A vedere 'congelato' il proprio "provvedimento di riacquisizione" sarebbero “gli immobili in uso ad organismi senza fini di lucro, che svolgono attività in ambito culturale, sociale, educative o mix di queste”; gli spazi “in uso ad organismi di qualunque natura giuridica che svolgono attività socialmente utili di interesse cittadino o municipale”;  quelli “in uso ad Enti e Organizzazioni internazionali riconosciute dall’Onu”. Niente sospensione, invece, per "gli immobili in uso per attività commerciali" e per le "procedure di riacquisizione esplicitamente disposte dall'Autorità di pubblica sicurezza".   Non si fermeranno nemmeno le richieste di arretrati. Si legge nella delibera: “Azioni volte al recupero di eventuali somme comunque dovute non vengono interrotte dalla sospensione delle procedure di riacquisizione”.

Per i firmatari della delibera “deve sottolinearsi l’inevitabile emergere di un impoverimento dell’offerta di servizi sociali e culturali laddove si procedesse all’immediato sgombero”. A pesare, per i firmatari, sono anche “i tempi di espletamento delle nuove procedure ad evidenza pubblica necessarie a nuove assegnazioni nelle modalità fissate con l’emanazione del nuovo regolamento” considerando  che questi “organismi svolgono attività in ausilio all’Amministrazione”.

Una sospensione, quindi, in attesa di ripartire con le assegnazioni sulla base del nuovo regolamento. Alla sindaca e alla giunta il compito di "quantificare il fabbisogno di funzioni, servizi e attività culturali, sociali, educative riferito ai diversi ambiti territoriali della città e a assegnare in via prioritaria il patrimonio indisponibile al soddisfacimento di tali bisogni”.

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