rotate-mobile
Politica

Scuola, genitori operai al posto delle ditte: "Norme comunali per l'edilizia partecipata"

Regolamentare, partendo dalla copertura assicurativa, tutti quei cittadini che spesso si propongono volontari per piccoli interventi di manutenzione scolastica. La proposta di delibera è firmata dai consiglieri Dario Nanni e Valentina Grippo

Manutenzione scolastica partecipata, e normata ad hoc da specifiche autorizzazioni e tutele assicurative. E' in estrema sintesi la proposta di delibera avanzata dai consiglieri Dario Nanni e Valentina Grippo, presidenti delle commissioni Lavori Pubblici e Scuola. Una serie di linee guida per regolamentare a livello cittadino la possibilità di intervenire nelle scuole, volontariamente, per riparare danni edilizi.

Che gli stessi genitori, piuttosto che aspettare i tempi biblici dell'amministrazione, vestano i panni di operai per rendere più sicure e accoglienti le classi dei figli, non è una novità. Nascono addirittura comitati ad hoc che mettono a disposizione competenze specifiche, in tempi umani, aggirando i continui rimpalli tra uffici tecnici, ditte appaltatrici e municipi. Una vera manna dal cielo per gli enti locali che, tra pantani burocratici e casse vuote, possono contare su mini task force di supporto.

Così c'è chi sistema l'area verde fuori dalle aule, chi ripara lampadine o sostituisce maniglie, chi salda scivoli e altalene. Se lo può fare però è solo perché ha strappato un sì dalla dirigenza scolastica, che ad oggi decide autonomamente e arbitrariamente se concedere o meno i permessi di intervento. E i no sono tanti, perché i soldi per stipulare polizze assicurative a tutela di chi mette in atto i lavori non ci sono. La bozza di delibera firmata Nanni e Grippo colmerebbe il vuoto normativo. Ecco i passaggi previsti, ancora da discutere e, nel caso, emendare nelle commissioni competenti e nei municipi.

IL PROTOCOLLO - Ciascun genitore, sottoscrivendo specifica modulistica, può dichiararsi disponibile per eseguire alcuni interventi di piccola manutenzione e iscriversi all'albo dei volontari, con registrazione presso la segreteria del dirigente scolastico a titolo volontario e gratuito.

Gli interventi dovranno essere decisi di concerto tra responsabile del municipio competente e dirigente scolastico, facendo riferimento a un elenco redatto dall'ufficio tecnico del parlamentino di riferimento. Tra questi figureranno: tinteggiatura pareti, sostituzione di maniglie, riparazione di arredi per aule, riparazioni di infissi, riparazione serramenti interne, sostituzione di lampadine e apparecchi di illuminazione, sostituzione di impianti idrosanitari per le aree esterne.

I lavori saranno effettuati a titolo volontario e gratuito e l'amministrazione metterà a disposizione le attrezzature ordinarie presenti nelle struttura scolastica, sulla base di accordi tra la stessa amministrazione e i volontari sarà invece determinata la provvista dei materiali.

COPERTURA ASSICURATIVA – Chi pagherebbe le polizze assicurative a tutela dei cittadini che si espongono in prima persona? “L'idea è che la copertura sia totalmente a carico del Comune di Roma, magari con il contributo di sponsor privati" spiega Nanni "visto e considerato che oltre a un risparmio in termini di tempistiche avremmo anche un risparmio in termini economici”. Già, se infatti su quello che è un guasto banale da riparare in pochi minuti e con poche risorse, si avesse la possibilità di mettere le mani in tempi rapidi, si eviterebbero danni ben più gravi. Un conto è riparare una porta per evitare allagamenti, un altro è intervenire su una scuola invasa dall'acqua. 

ANAGRAFE – Prima però serve prendere coscienza dello stato dell'arte. Così all'interno della proposta di delibera troviamo anche l'istituzione di un'Anagrafe degli istituti scolastici: una banca dati con tutte le informazioni fondamentali sul patrimonio edilizio comunale, lo stato degli edifici, gli interventi realizzati periodicamente sia a livello strutturale che di ordinaria manutenzione. Una catalogazione e censimento di tutti gli edifici che insistono sul territorio capitolino.

“Nonostante gli sforzi dei dirigenti e della comunità scolastica - dichiarano Nanni e Grippo - troppo spesso le scuole di Roma rimangono in stallo per mesi aspettando interventi a volte anche di piccola entità. Un bagno ostruito, un albero da mettere in sicurezza o un impianto da adeguare alle normative diventano oggetto di rimandi tra uffici scolastici, ditte e Municipi, causando ritardi talvolta inaccettabili anche nell'adempimento della piccola manutenzione quotidiana nelle nostre scuole. Questo è un atto che inoltre restituisce alle scuole la loro dimensione primaria di spazi di aggregazione sociale e culturale e ne fa dei luoghi di cui tutto il territorio si prende cura". Già, salvo nascondere l'incapacità dell'amministrazione di farsene carico. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Scuola, genitori operai al posto delle ditte: "Norme comunali per l'edilizia partecipata"

RomaToday è in caricamento