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L'ex mercato del pesce di via dei Cerchi sarà 'Campagna amica': stop in commissione

La commissione Patrimonio ha rimandato il provvedimento in attesa del parere della Sovrintendenza. Critico il consigliere Peciola (Sel): "E' uno spazio pregiato, l'affidamento diretto va valutato con attenzione"

Sospesa in attesa di un confronto con la Sovrintendenza capitolina. La proposta di delibera 118/2013 relativa al progetto 'Domus agricola' che prevede la concessione alla fondazione Campagna amica, emanazione di Coldiretti, dell'ex mercato ebraico del pesce di via dei Cerchi per farne un punto di vendita agroalimentare non ha convinto del tutto la commissione capitolina Patrimonio presieduta da Pierpaolo Pedetti. In particolare, a fare pressione per ottenere maggiori accertamenti, il capogruppo di Sel in Campidoglio, Gianluca Peciola: “Abbiamo chiesto approfondimenti perché si tratta di uno spazio pregiato di proprietà di Roma Capitale il cui impiego va valutato con attenzione”.

LA DELIBERA - In particolare la delibera, che porta la firma dell'ex sindaco Gianni Alemanno, del consigliere del gruppo misto Roberto Cantiani, di quelli Pd Mirko Coratti e Francesco D'Ausilio, e di quello del Movimento cinque stelle Marcello De Vito, che però l'ha ritirata considerandola un “mero errore tecnico”, prevede “l'estensione e lo sviluppo del progetto 'Domus Agricola' (che già opera nella parte dell'immobile che dà su via di San Teodoro, già assegnato alla Fondazione Campagna Amica ndr) sull’area di Via dei Cerchi”in modo da integrare le due attività. Il provvedimento parla di un affidamento diretto “del compendio immobiliare in via dei Cerchi per la realizzazione di attività di promozione, valorizzazione e diffusione dei prodotti agricoli e agroalimentari”.

IL CANONE - Nel mirino il canone con cui lo spazio verrebbe affittato: circa 3.900 euro mensili per l'attività commerciale e circa 6.600 euro per l'attività terziaria. In totale poco più di 10 mila euro al mese con pagamento a partire dal secondo anno successivo a quello di consegna in quanto lo spazio necessita di alcuni lavori. Il contratto varrebbe per sei anni rinnovabili.   

LE CRITICHE DI SEL - Peciola sottolinea le sue perplessità: “È un immobile di valore situato nel cuore del centro storico  che dovrebbe essere dato in concessione con affidamento diretto. Un fatto singolare per un complesso pregiato di proprietà comunale” spiega il consigliere capitolino. “La politica dei fitti passivi portata avanti fino ad ora da questa amministrazione impone più attenzione. Per questo ho chiesto maggiori approfondimenti” continua Peciola che si auspica, oltre al parere della sovrintendenza capitolina, anche la possibilità di aprire un confronto con i comitati locali e il coordinamento cittadino del centro storico.

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