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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Artisti di strada, ecco le nuove regole: Gasperini risponde alle polemiche

Il delegato del Sindaco per il centro storico, Dino Gasperini, ispiratori della nuova proposta di delibera, spiega a Roma Today i principi che hanno ispirato il regolamento: "Bisogna rispettare e tutelare tutte le parti in causa"

Artisti di strada e Comune di Roma. Potrebbe essere questo a breve il nuovo scontro che infuocherà il dibattito contro l'amministrazione Alemanno. Colpa, o merito, di una proposta di delibera, ovvero comprensiva di possibili modifiche ed aggiustamenti in corso d’opera, presentata dal delegato del Sindaco per il Centro Storico, Dino Gasperini.

Una delibera che dallo scorso luglio ha creato panico e agitazione tra i principali gruppi di artisti che quotidianamente animano le rinomate vie e piazze del Centro Storico capitolino.

Per capire meglio le ragioni alla base del nuovo regolamento ci siamo rivolti direttamente all'ispiratore di questo nuovo regolamento, ovvero Dino Gasperini, che con questa delibera di sua iniziativa interviene su una materia, come l’arte di strada, il cui primo tentativo di inquadramento era stato fatto nel 2005 in epoca veltroniana.

“Il termine di sperimentazione del precedente regolamento era ormai scaduto, finendo per diventare definitivo senza ulteriori modifiche, ecco perché questa proposta di delibera”, annuncia Dino Gasperini, “interviene proprio per colmare alcune lacune emerse nell’applicazione delle norme precedenti che tendevano a vincolare l’artista piuttosto che il luogo o il bene storico-artistico rispetto ad un fenomeno come l’arte di strada che si concentra unicamente nelle vie e nelle piazze del Centro Storico”.

Se infatti il vecchio regolamento vietava alla stessa persona di esibirsi per oltre due ore nella stessa strada, la proposta di delibera dispone invece che “la stessa piazza o via non può essere utilizzata dagli artisti per più di due ore nella stessa giornata”, senza alcuna penalizzazione diretta, spiega Gasperini, del singolo artista, ma al contempo garantendo il rispetto di un minimo di “quiete pubblica” a chi nelle stesse vie e piazze vive e lavora.

Fermo restando il divieto fatto agli artisti di esibizioni davanti a luoghi di culto, ospedali, scuole, ed ovviamente ai beni storici-artistici, la cui distanza minima da rispettare è di almeno 10 metri, la nuova delibera vieta la pratica dell’arte di strada negli storici vicoli del Centro Storico, con prevedibile reazione contraria degli stessi artisti che tradizionalmente amano posizionarsi proprio in quei punti, di sicuro flusso turistico.

“Per rendere più efficace la delibera ho intenzione di inserire una distinzione tra arte figurativa e musicale, perché quella che crea maggiori problemi è ovviamente la seconda, soprattutto quando a muoversi in vere e proprie bande nei vicoli di Trastevere, oppure a Piazza Trilussa, Navona, Campo dei Fiori, Via del Corso, Via della Croce solo per citare le più frequentate sono – spiega il delegato del Sindaco – gruppi di 10/15 persone che si mettono a suonare fino alle 2 di notte incuranti del fatto che in quelle zone c’è gente che ci vive e vuole dormire, per giunta con l’uso di amplificatori e strumenti a percussione che sono e rimangono assolutamente banditi e sul quale non c’e possibilità di trattativa”.

Se  anche l’arte di strada rientra appieno nella definizione più grande e complessa di “Arte”, fine a stessa, come mai, si domanda Gasperini,  gli artisti sono soliti esibirsi, guarda caso, nei pressi dei principali siti artistici capitolini, dove il flusso turistico non manca di certo, rifiutandosi poi di  rispettare le fasce orarie previste dalla delibera che per la sera vede il limite alle 21 e 30?

E la risposta è gia inclusa nella domanda e tacitamente anche nella delibera che per il delegato del Sindaco “.. mira a fare una cernita tra i veri artisti e non, io capisco che c’è una certa riluttanza da parte degli stessi ad accettare una regolamentazione, ma dal momento che un fine di guadagno c’è in queste attività, e’ giusto equiparare queste agli altri lavori con l’adozione di norme in linea di massima condivise ma certe, l’arte di strada è una risorsa preziosa per la nostra città e con questa delibera vogliamo mettere gli artisti nella migliore condizione per esprimersi nel rispetto però di tutti”.

In merito poi alla questione sollevata dal Ponentino Trio, gruppo romanesco da noi precedentemente intervistato il quale accusava il delegato del Sindaco di aver incluso nel nuovo regolamento il divieto per gli artisti di strada di partecipare alle tradizionale feste romane, come Festa de Noantri, oppure a quelle nazionali come la Befana, Gasperini rimanda al mittente l’accusa sostenendo che nella nuova delibera non si fa alcuna menzione a questa eventualità.

Il cammino della delibera verso la sua approvazione, prevista entro la fine dell’anno, è cominciato, se rimane il no secco su eventuali modifiche alle norme sull’uso di amplificatori, percussioni, sui luoghi di culto, ospedali, monumenti, Gasperini dichiara che sulla questione della fascia oraria e del numero massimo di artisti, al momento due, sono aperte possibilità di trattative.

Dall’associazione Codici ho già ricevuto alcune proposte , come la possibilità di creare un’ albo degli artisti di strada, o un tesserino con cui questi artisti possano riconoscersi, oppure iniziative che coinvolgano anche le zone periferiche della nostra città,  ripeto sono disposto – conclude Gasperini – a valutare le proposte che arriveranno, purchè si arrivi ad un regolamento che rispetti e tuteli le esigenze di tutte le parti in causa.”

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