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Cemento a Capannelle, in commissione Urbanistica la delibera delle polemiche

Si tratta della 272 approvata quattro giorni prima delle elezioni dalla giunta Alemanno. Il consiglio municipale ne ha chiesto la revoca in maniera bipartisan. M5S: "E' illegittima"

Il Consiglio del VII municipio ne ha chiesto la revoca. Così domani la delibera 272 approvata dalla giunta Alemanno il 22 maggio 2013, quattro giorni prima delle elezioni comunali, con al centro il programma di riqualificazione urbanistica 'X2a Ciampino' arriverà in commissione Urbanistica nella seduta in programma per le 12 in via del Turismo 30. I consiglieri capitolini saranno chiamati a dire la loro su una questione che nel municipio presieduto da Susi Fantino ha sollevato molte polemiche nelle ultime settimane.

Una polemica bipartisan rivolta dall'ente territoriale all'amministrazione 'centrale'. L'allora giunta Alemanno, secondo quanto sostengono i consiglieri municipali, ha dato il via libera al progetto, tecnicamente un Print, Programma Integrato, 'scavalcando' il parere territoriale previsto per interventi di questo genere. Per questo il 7 novembre scorso il consiglio municipale ha approvato una risoluzione che ha chiesto all'amministrazione Marino la revoca della delibera. L'area da 'riqualificare' inoltre non è un'area qualsiasi: nella zona interessata insistono 63 abusi edilizia dichiarati insanabili ma le demolizioni sono state sospese in attesa dell'esito di un ricorso al Tar.

Pronto a sostenere la revoca il Movimento cinque stelle: “La delibera fa riferimento alla legge 179/92 per legittimare la promozione del PRINT da parte del Comune ma omette di citare le norme tecniche di attuazione del PRG del 2008 che indicano il Municipio come organo promotore di questo strumento urbanistico” spiegano Daniele Frongia e Monica Lozzi rispettivamente consigliere capitolino e municipale. “Nello specifico i print sono promossi e formati dal Municipio se di iniziativa pubblica o istruiti se di iniziativa privata. Il Comune interviene solo in caso di inattività del Municipio che in questo caso non solo non c'è stata ma non è neanche stata utilizzata come scusante nella stesura della delibera”. Come sollevato anche nella risoluzione approvata nel VII municipio, “nella delibera si fa riferimento ad una carta dei bisogni che il municipio ex X aveva approvato per il print di Morena, una zona limitrofa a quella in cui dovrebbe essere realizzato il print "Cavicchi" ma completamente diversa. Infatti, Morena è una zona residenziale mentre quella interessata dal Print "Cavicchi" è un'area industriale”. Solo il municipio, per i consiglieri “è l'unico organo in grado di stilare una carta di bisogni adeguata alle esigenze di quel territorio”.

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