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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Decreto sicurezza, regioni alla Consulta: anche Zingaretti pronto al ricorso

Il governatore: "Non mettiamo in discussione la coesione sociale"

Anche Nicola Zingaretti sta valutando di procedere con un ricorso alla Corte Costituzionale contro il decreto sicurezza. Il Lazio, quindi, potrebbe entrare ben presto a far parte del fronte delle regioni che si stanno opponendo al provvedimento che introduce una serie di novità in tema di politiche migratorie e di sicurezza urbana. Mentre Toscana, Umbria e Piemonte hanno già optato per il sì, il Lazio si accoda ad Emilia Romagna e Calabria e studia la situazione.

"Il ricorso deve essere cogente e preparato dal punto di vista normativo nel migliore dei modi" ha fatto sapere Zingaretti in occasione dell'inaugurazione della sede di coordinamento dei vari comitati territoriali di Piazza Grande. "Dobbiamo evitare che due pilastri della coesione sociale come sicurezza e civiltà vengano messi in discussione, come avviene con questo decreto". Nei giorni scorsi, inoltre, Zingaretti ha ricordato che il consiglio regionale ha approvato lo stanziamento di 600 mila euro per sostenere progetti di seconda accoglienza. 

Il decreto nei giorni scorsi ha già sollevato un'ondata di polemiche da parte dei sindaci di numerose città, in primis Leoluca Orlando a Palermo e Luigi De Magistris a Napoli, che si sono detti pronti a non applicarlo. A suscitare preoccupazione soprattutto la soppressione del permesso di soggiorno per motivi umanitari, la revisione del sistema di accoglienza degli Spar e le possibili difficoltà nella registrazione anagrafica dei migranti. 

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