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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Daniela Tiburzi dal Pd alla Lega: quattro anni fa dal notaio contro Marino, oggi è sovranista

Ex consigliera dem il 4 marzo ha votato Salvini. E ora guarda alla Lega romana per futuri progetti politici

#Salvininonmollare. L'endorsement sovranista è più che esplicito tra hashtag e post pro Capitano. L'ex consigliera dem Daniela Tiburzi è passata all'altra sponda e non ne fa mistero. Non lo è d'altronde che la stessa Lega, nel mare magnum di consensi, abbia pescato qualcosina anche a sinistra. Presidente della commissione Pari opportunità sotto il sindaco Ignazio Marino, poi di nuovo candidata consigliera nel 2016, è forse la fervente anima cattolica, senza casa a sinistra, ad averla avvicinata ai salviniani. Con un pensiero rivolto alle prossime elezioni romane. 

Da consigliera comunale del Pd, con ruoli anche dirigenziali nel partito, alla Lega di Salvini. Com'è successo?

Sono stata molto critica con il partito già durante gli anni della consiliatura di Ignazio Marino. La gente non ci capiva più, la nostra linea politica era lontana dalle persone, provavo a dirlo ai dirigenti romani, al commissario Matteo Orfini, nessuno mi prendeva seriamente. Ma avevo ragione.

Si è scontrata con l'allora sindaco Marino? Su cosa?

In generale sono stata attaccata pesantemente perché cattolica, da tutti gli ambienti del gay pride. Penso a Imma Battaglia. Qualcuno è arrivato a darmi della fascista e razzista perché difendevo i miei valori. Da cattolica non comprendo le unioni civili ad esempio, e non sarei mai a favore dell'utero in affitto o pratiche del genere. A quel punto mi sono chiesta e ho chiesto anche a Renzi che era allora segretario: c'è ancora posto a sinistra per i cattolici?

Immagino la risposta, vista la svolta leghista...

Non è avvenuto tutto dall'oggi al domani, sono tre anni che non faccio più la tessera del Pd. E il 4 marzo ho votato Lega, mi sono trovata molto nel programma elettorale. Anche sui porti chiusi, perché l'immigrazione va governata e non può essere tollerato il traffico di esseri umani, penso ai minori non accompagnati che spariscono nel nulla. Questo non significa che l'Italia non sia un Paese accogliente.  

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Condivide anche i toni con cui ne parla il ministro dell'Interno? Le espressioni del tipo "è finita la pacchia", per dirne una. 

E' vero, capisco cosa intende, e mi sono anche posta il problema. Poi però mi sono detta: l'Europa ci avrebbe considerato allo stesso modo sul fronte immigrazione se non avesse usato e non usasse quei toni? No. 

E se il prezzo da pagare per farsi ascoltare dall'Europa fosse quello di inasprire lo scontro sociale, con pesanti ricadute sulla stessa sicurezza chiesta dai cittadini?

Lo scontro c'era anche prima, anzi. E' proprio a sinistra negando che l'immigrazione fosse un problema che si è esasperato il tutto. Ora è il momento di dire basta. Per me la Lega è una nuova speranza. Voterò Lega alle Europee. E le cose che le sto dicendo le dico da tempo. Sono coerente. 

Da donna di sinistra a sostenitrice convinta di Matteo Salvini, si ritiene coerente?

Si, non esiste più per me destra e sinistra. Io sono coerente con i miei valori, che ho sempre portato avanti, è il Pd che nel tempo non li ha più rappresentati. Sarei stata incoerente se ci fossi rimasta. 

Cosa ha sbagliato Marino?

Non ha ascoltato la sua maggioranza, i suoi consiglieri. 

Ha contattato esponenti leghisti su Roma, con l'intenzione magari di militare attivamente nel partito e farsi strada, perché no, in vista delle prossime elezioni?

Ci sto lavorando. Appena sarà ufficiale, le farò sapere. 

Una candidatura alle Europee invece?

Assolutamente no. Non ci ho proprio nemmeno pensato. 

Vicino a lei altri sostenitori del Pd sono passati da Salvini?

Si, a me ne risultano diversi, ma ovviamente posso parlare soltanto per me. 

 
 

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