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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica Prati / Viale Giuseppe Mazzini

Crollo alberi, il vento soffia sui grillini: il cambiamento non si vede

I disagi causati dal vento hanno alimentato le contestazioni delle opposizioni. Celli: "Dopo aver atteso 32 mesi il vento del cambiamento, abbiamo assistito al vento che cambia la città"

Auto distrutte, persone ferite, parchi chiusi. Il vento che sabato 23 e domenica 24 febbraio ha sferzato la Capitale, lascia in dote alla città un bollettino di guerra. Ed una serie di valutazioni che, inevitabilmente, finiscono per pesare su chi amministra la Capitale. Nella mattinata di lunedì 25 febbraio l'ennesimo crollo, con un albero ad alto fusto caduto in viale Giuseppe Mazzini a Prati. Una tragedia sfiorata, con un bilancio di tre auto distrutte e due persone ferite in modo grave e costrette alle cure dell'ospedale. 

"Il vento del cambiamento"

I rami spezzati e gli alberi crollati hanno evidenziato lo stato in cui versa il patrimonio arboreo cittadino. I monitoraggi visivi, inaugurati nell'estate del 2017, ancora una volta mostrano il loro limite. Ciò che è mancato, in questi anni, è un programma strutturato di manutenzione. Cosa che, ovviamente, non è sfuggito all'opposizione cittadina. "Nell'attesa, lunga 32 mesi, di un vento che non sta cambiando, a cambiare il volto della città è il vento, quello reale però – ha commentato Svetlana Celli, la capogruppo della lista civica RomaTornaRoma – Sono stati troppi gli alberi venuti già per il maltempo" provocando "l'interdizione di parchi e perfino dei giardini delle scuole".  Nella mattinata di lunedì 25 infatti, l'Associazione nazionale presidi ha chiesto ai dirigenti scolastici di "verificare se sussistano situazioni di rischio per gli studenti, a causa di eventuali alberi caduti o materiale edilizio precipitato". Anche perchè, "a fronte a situazioni di grave emergenza – si è premurato di far sapere  il presidente dell'ANP Mario Rusconi - le istituzioni competenti dovranno provvedere ad una tempestiva chiusura dell'edificio scolastico". 

Assessorato all'Ambiente senza guida

Centrodestra e centrosinistra lamentano gli stessi problemi. "Il  vento di queste ultime ore, fatto passare dai grillini per calamità  naturale, è la scusa prediletta di una gestione fin qui tragica che  - fa  notare il consigliere Francesco Figliomeni (FdI) –  in due anni e mezzo sta decimando il patrimonio arboreo della Capitale più verde d'Europa".  E l'assenza dell'assessore all'ambiente, dopo le dimissioni di Pinuccia Montanari, "aggrava quindi una situazione già al collasso. La città è stanca di attendere l'esito dei conflitti interni alla maggioranza M5S" chiosa Valeria Baglio (PD). "I grillini navigano a vista – va all'attacco il capogruppo di FdI Andrea De Priamo -  Non abbiamo una contezza certa dei monitoraggi e dell'iter sullo stato di avanzamento dei bandi di gara". 

Le promesse 

 "Nonostante gli annunci della Sindaca– sottolinea la democratica Giulia Tempesta –  non c'e' traccia nè dei monitoraggi effettuati sugli alberi, nè degli interventi di potatura per metterli in sicurezza, con l'intero settore del verde della Capitale completamente abbandonato". Lo scorso novembre la gara sulla manutenzione verticale era data per imminente. Ma da allora sembra essersi persa nel porto delle nebbie.

Il bando sulle potature ed il giardino d'Europa

"Sono mesi che la sindaca Raggi annuncia a vuoto che l'appalto per la cura delle alberature sta per essere operativo - rincara la dose l'ex grillina Cristina Grancio (DemA) che chiede sia fatta  - immediata chiarezza sulle ragioni che bloccano ancora un servizio indispensabile per la tutela del verde e per l'incolumità dei cittadini". Anche perchè, ha aggiunto la consigliera capitolina "di questo passo gli alberi in questa città saranno percepiti come pericolo". Al di là della percezione, che rimane soggettiva, resta una certezza. La strada per realizzare il sogno del giardino d'Europa, col passare del tempo, si sta trasformando in un modesto miraggio.

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