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Crocifisso si, crocifisso no: scoppia la lite nel I Municipio

Ieri nell'aula consiliare del centro storico è scoppiata la lite per via della decisione sul mantenimento del simbolo religioso. Il pdl ha occupato l'aula, spaccatura tra centrosinistra e Udc

Crocifisso si, crocifisso no. E' scoppiata la polemica anche nel I municipio di Roma, con tanto di occupazione dell'aula consiliare da parte del Pdl. E' successo ieri nella sede dell'ente decentrato del centro storico. Ad innescarla è stata la mancanza del numero legale al momento del voto sulla mozione relativa al mantenimento del simbolo religioso, proposta dal centrodestra, e alcune frasi polemiche che ne sono seguite.

Scintille, occupazioni e azzeramento della giunta per chiarimenti interni tra Pd e Udc decisa dal minisindaco di centrosinistra: è finita, così, la lite sul tema all'esame del consiglio municipale, mantenere o meno nell'aula consiliare il Crocifisso. Secondo il capogruppo Pdl in municipio e primo firmatario della mozione, Stefano Tozzi, quanto accaduto "ha decretato la definitiva crisi del centrosinistra che governa il Municipio Centro Storico - ha detto - Il comportamento del presidente del municipio Corsetti, infatti, che ha costretto il presidente del Consiglio Marida Monaco ad abbandonare fisicamente l'aula per far cadere il numero legale in sede di votazione del provvedimento, oltre che essere in ogni modo deprecabile".

Dopo la discussione, i consiglieri del Pdl, Marco Veloccia, Gianluca Caramanna, Augusto Caratelli, Fabrizio Sequi, Valerio Lipardi, Alberto Paravia e Maurizio Forliti, hanno deciso di occupare per protesta il parlamentino di Via Giulia. All'occupazione ha partecipato anche il portavoce del movimento politico cattolico Militia Christi. Il presidente del Municipio Roma Centro Storico ''al fine di avviare una seria riflessione politica e istituzionale" ha deciso di azzerare la Giunta e di ritirare tutte le deleghe sino ad ora conferite ai Consiglieri, "perchè alla base della polemica c'era altro, ovvero il tentativo del Pdl di incrinare i rapporti tra il Pd e l'Udc che in I Municipio fanno parte della stessa maggioranza - ha spiegato - la quale, rispetto al tema specifico, aveva proposto l'istituzione di un tavolo interreligioso nel cui ambito avviare un confronto sull'opportunità di esporre o meno in una sede istituzionale il crocifisso e/o altri simboli - ha dichiarato infine Corsetti - Confronto che non si è mai potuto avviare alla luce delle sconcertanti dichiarazioni del Consigliere municipale del Pdl che ha pubblicamente affermato che il crocifisso 'ci deve ricordare chi ha ammazzato Gesu'', mostrando così l'assoluta mancanza di rispetto del simbolo religioso ma, soprattutto, un chiaro atteggiamento antisemita. Di fronte alla mia richiesta di prendere le distanze da queste frasi ho dovuto purtroppo constatare l' indisponibilità di alcuni esponenti dell' Udc di allontanarsi dall'aula".

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