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Corto Circuito, giovedì corteo dal Colosseo: "Il Campidoglio ci incontri"

Occhi puntati sull'amministrazione capitolina, proprietaria dell'area. Spiega l'avvocato: "E' custode dell'area, chiediamo che regolarizzi la situazione". Nel 2014 era stato depositato un progetto

Dopo il corteo che ha invaso le strade di Lamaro, Cinecittà e Don Bosco, le manifestazioni in difesa del Corto Circuito si avvicinano al Campidoglio. Per giovedì prossimo, 20 ottobre, alle ore 16 attivisti degli spazi sociali di tutta la città si sono dati appuntamento al Colosseo. Obiettivo, naturalmente: palazzo Senatorio. In prima linea l'urgenza di risolvere la questione del Corto Circuito, chiuso in parte da un 'sequestro preventivo' giovedì scorso, a cui si aggiunge l'agitazione delle associazioni e delle realtà sociali che operano all'interno di proprietà comunale, minacciate dagli sgomberi e dagli sfratti previsti nella delibera 140, ormai da mesi in mobilitazione.

Gli attivisti del Corto Circuito lo hanno già spiegato nei giorni scorsi: la palla ora passata al Comune, proprietario dell'area. "Ci aspettiamo un incontro con un rappresentante dell'amministrazione". In primis la sindaca Virginia Raggi e il suo assessore al Bilancio e al Patrimonio Andrea Mazzillo. Per ora la posizione ufficiale della giunta Raggi è quella espressa in una nota nei giorni scorsi: "Il Campidoglio non è stato coinvolto nelle operazioni di sgombero del centro sociale 'Corto Circuito'". Nei prossimi giorni, però, la vicenda andrà affrontata.

"Stiamo lavorando a un ricorso avverso al decreto di sequestro preventivo" spiega l'avvocato Marco Lucentini. Nel decreto infatti si parla di sequestro per "disturbo alla quiete pubblica e organizzazone di spettacoli senza la licenza delle autorità preposte. Per questo genere di contestazioni sarebbe bastata una sanzione amministrativa". In quanto agli 'abusi edilizi', spiega "sono stati riscontrati dai vigili una volta entrati nell'area". 

Per questo gli occhi sono puntati sul prossimo passo del Campidoglio. Il Dipartimento Patrimonio del Comune di Roma, in quanto proprietario, "è custode giudiziario dell'area e chiediamo che proceda come previsto dalle norme" spiega l'avvocato Lucentini. "Chiediamo che l'amministrazione acquisisca al suo patrimonio il manufatto realizzato in sostituzione al precedente (andato distrutto in un incendio del 2012, ndr) regolarizzando la situazione e affidandolo per il suo completamento in autorecupero all'associazione assegnataria Rosso 2000". L'associazione nel settembre del 2014 aveva presentato richiesta di autorizzazione depositando un progetto per la riedificazione del padiglione distrutto. "Ma dal dipartimento non hanno mai risposto. Stiamo valutando se procedere considerandolo un silenzio-assenso". 

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