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Bus più veloci, ecco il piano: nuove preferenziali (protette) e tagli alle fermate

Sul tavolo della commissione Trasporti le ricette per aumentare la velocità commerciale dei mezzi del trasporto pubblico. Stefàno: "Operazione fondamentale per efficientare la rete"

Nuove corsie preferenziali, semafori coordinati, dissuasori anti intralcio per le auto private e tolleranza zero su controlli e sanzioni. Queste le direttrici individuate per velocizzare bus e tram e ridurre le attese interminabili alle banchine. Perché se è vero che il numero di vetture disponibili è ben sotto le esigenze dell'utenza, si può intervenire per ridurre gli sprechi, ottimizzando i tempi di percorrenza. Se ne è discusso questa mattina durante la commissione Trasporti presieduta dal consigliere Enrico Stefàno, alla presenza di tutti gli uffici che hanno competenza sulla sede stradale: Agenzia per la Mobilità, dipartimento, polizia Locale. 

Le criticità del quadro attuale sono ben riassunte dalle maxi piantine mostrate dai tecnici: 400 chilometri di strade, tecnicamente definite "rete portante", comprendenti il 90 per cento delle preferenziali, colorate per lo più di arancione. Qui i mezzi Tpl si muovono con una velocità media compresa tra i 10 e i 20 chilometri orari. Nei tratti evidenziati in rosso, i più critici, stiamo addirittura sotto i 10. Si partirà da qui, con un elenco di priorità dei segmenti intasati e dei "colli di bottiglia" già richiesta dalla Commissione ad Agenzia per la Mobilità. "Procederemo con un'attenta pianificazione economica, per priorità e in maniera essenziale" precisa il consigliere Cinque Stelle, Pietro Calabrese. "Aumentare la velocità commerciale è indispensabile, sia in termini di risparmio economiche che di incremento delle corse dei mezzi".commissione-8

Caso per caso verrà definita a tavolino la soluzione ottimale: nuove corsie preferenziali dove necessario, vedi via di Portonaccio, alcune a tempo, riservate solo in determinate fasce orarie. E cordoli protettivi per quelle già esistenti, costantemente invase dalle auto che troppo spesso aggirano doppie e triple file immettendosi tra i binari, come in via Principe Eugenio. Si agirà poi in parallelo sull'analisi dei tempi semaforici, sulla loro regolamentazione e sulla razionalizzazione delle fermate, altro punto centrale del pacchetto di interventi in via di definizione. 

Uno studio effettuato da Agenzia per la Mobilità sulla linea 170 che porta dalla stazione Termini a piazzale dell'Agricoltura, mostra i possibili risultati: nella fascia della mattina, dalle 7 alle 12, il tempo impiegato per raggiungere il capolinea dell'Eur è pari a 1 ora. Circa 25 minuti sono impiegati per la salita/discesa degli utenti. Con la riduzione di 13 fermate (risultate di portata minimi dal monitoraggio effettuato) insieme alla regolamentazione semaforica si risparmiano 11 minuti, il 18 per cento della corsa. 

Senza dimenticare l'intensificazione dei controlli, tentando di ottimizzare al massimo i 100 presidi della polizia municipale sparsi sui 400 chilometri di "rete portante", magari facendoli convogliare nei massimi picchi di traffico su incroci e imbuti critici. Multare la sosta selvaggia senza sconti e a tappeto resta tra le priorità, perché le telecamere che già controllano, tutti i giorni, 24 ore su 24, i transiti non autorizzati sulle preferenziali (vedi via Nazionale, via dell'Amba Aradam, via Nomentana, via Ostiense), evidentemente, non bastano.

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