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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Lariano, Bartoli: “La lista 'Più Lariano' è la vera alternativa"

Corrado Bartoli è candidato consigliere nella lista "Più Lariano" con Emiliano Astolfi sindaco

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

 

Diceva Eleanor Roosevelt, moglie del noto presidente statunitense Franklin Delano Roosvelt: "Le persone crescono attraverso l'esperienza se affrontano la vita con onestà e coraggio. Ecco come si costruisce il carattere". Corrado Bartoli, classe 1956, candidato consigliere nella lista Più Lariano con Emiliano Astolfi sindaco, di esperienza ne ha da vendere, il suo impegno politico è iniziato quando era poco più che adolescente e di quel tempo sente la forte nostalgia per le notti passate ad attaccare manifesti per la Democrazia Cristiana: "Momenti di gruppo esaltanti - afferma - che però portavano con sé un grande rispetto per l'avversario, c'erano grandi uomini all'interno dei partiti e questo aveva un effetto a cascata su di noi, che li vedevamo come grandi leader". Un percorso politico coerente che l'ha portato nel 2002 a candidarsi con la CDU di Buttiglione e poi nell'UdC di Casini, dove ora ricopre un importante ruolo nel direttivo provinciale. Gli abbiamo posto alcune domande.

Il suo cognome rappresenta qualcosa di importante a Lariano.

"È vero, mio zio Tiberio Bartoli ha governato per 22 anni questa città, dal 1972 al 1994 e le ha cambiato il volto e la storia. Tutti lo ricordano con affetto. Non potevo non innamorarmi della politica, soprattutto di quella buona che pensa solo al bene dei cittadini e non di quella usata per scopi personali".

Il suo percorso politico evidenzia un certo coraggio in alcune scelte.

"Diciamo che non ho mai abbassato la testa, soprattutto quando ho pensato che alcune scelte non fossero fatte nell'interesse collettivo. Nel 2002 fui tra i primi eletti al Consiglio comunale e ricoprii la carica di Assessore ma fu un'esperienza che non durò a lungo e non per colpa mia. Denunciavo costantemente storture riguardanti decisioni prese o non prese e la maggioranza invece di appoggiarmi, si prodigò per ritirarmi le deleghe. Passai all'opposizione e nel 2007 mi ricandidai con una lista di centro sinistra ma non venni eletto e proseguii tranquillamente il mio cammino politico, che mi ha portato, oggi, a questa candidatura".

Come ha maturato la scelta di candidarsi con la lista Più Lariano di Emiliano Astolfi?

"Serve uno scossone a questa città, un progetto diverso portato avanti da persone oneste, valide, esperte, con sani ideali, che amano sinceramente Lariano. Emiliano Astolfi è riuscito a riunire intorno a sé una lista trasversale fatta di persone di questo genere che vogliono fare qualcosa di concreto per Lariano. Emiliano è il giusto leader per un cambiamento simile, è preparato, giovane e soprattutto ha un'immagine e un curriculum personale e politico limpido. Io personalmente con questa lista ci guadagno la faccia e la possibilità di camminare per Lariano a testa alta, a differenza di tanti altri che si sono candidati con personaggi che non sono più sostenibili".

Concretamente cosa serve a Lariano?

"Servono innanzitutto i servizi che non hanno accompagnato lo sviluppo urbanistico. La rete fognaria, ad esempio, non è stata adeguatamente ampliata e proprio per questo motivo, in alcune zone, le falde acquifere sono inquinate; servirebbe un altro depuratore che dovrebbe fare l'Acea come da contratto ma la passata Amministrazione non l'aveva nemmeno messo in programma e non mi stupisco visto che si governava a vista, come ho più volte denunciato. Ancora, serve un altro serbatoio per l'accumulo idrico, almeno della capacità doppia di quello esistente. Tutte necessità concrete alle quali nessuno ha badato. Tutti concentrati com'erano a rilasciare concessioni edilizie per costruzioni che sono solo andate ad ingolfare i problemi che le ho appena illustrato".

A proposito di speculazione edilizia, Lariano è stata purtroppo al centro delle cronache, in alcuni casi anche giudiziaria, per motivi come l'invaso del Vallone, le case di via Tevere promesse e non promettibili o le case abusive mai sanate. Cosa sa dirmi in proposito?

"Il Piano regolatore ancora vigente lo feci approvare io all'unanimità dal Consiglio comunale, poi feci una proposta, di bloccare per sei mesi o anche per un anno le nuove concessioni edilizie. La situazione andava studiata in maniera approfondita, invece mi attaccarono fortemente per questa proposta e andarono avanti con gli scempi e la violenza sul territorio. Le case ex 167 di via Tevere ne sono l'esempio lampante. Tre palazzi abbandonati di proprietà del Comune che lo stesso Comune non ha saputo o voluto sfruttare, magari realizzandoci uffici pubblici o asili nido. Nel degrado più totale delle costruzioni, nel 2007 ebbero anche il coraggio di far fare domande ad alcune famiglie per l'assegnazione degli alloggi, poi Montecuollo si dimise e a chi l'accusò di aver abbandonato via Tevere, rispose che stavano preparando la ristrutturazione per l'asilo nido. Una bugia bella e buona. Ma dello stesso tenore è anche il piano del colore e dell'arredo urbano approvato e mai messo in pratica".

Parlava prima di lista pulita, fatta di gente stanca della vecchia politica, cosa intendeva dire esattamente?

"Non andiamo in giro a fare promesse di posti di lavoro, non paghiamo bollette o buoni pasto alle persone in cambio del voto, perché il voto non si compra, è uno dei grandi baluardi della democrazia e della libertà. Siamo la lista del cambiamento perché se i cittadini di Lariano sono soddisfatti della passata Amministrazione, ebbene hanno varie possibilità di poterli ricollocare in Consiglio comunale, visto come i vecchi amministratori si siano 'spalmati' su più liste; se non vogliono più certa gente al governo della città devono avere il coraggio di cambiare radicalmente le cose e con il loro voto possono farlo. Io dico che se la passata amministrazione avesse lavorato bene si sarebbe ripresentata unita. Sappiamo che non è così e già quando era in Consiglio si sentiva forte l'aria dello scontento. Per non parlare poi delle pratiche aperte contro il Comune, da parte del Tribunale di Velletri, per i dubbi concorsi pubblici, le concessioni agli amici, il Vallone, ecc. Ecco, questo è quello che tornerebbe al governo di Lariano, noi offriamo la totale alternativa e credo che i larianesi se ne stiano accorgendo ogni giorno di più".

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