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Coronavirus, i lavoratori dei supermercati chiedono la distanza: “Regole saltate e poca attenzione”

L'allarme del sindacato Cobas. Intanto sulle pettorine degli addetti vendita della Coop: "Se vedi il colore dei miei occhi sei troppo vicino"

“Se vedi il colore dei miei occhi sei troppo vicino” - questo il messaggio stampato sulle pettorine di alcuni dei lavoratori dei supermercati per chiedere alla clientela di continuare a mantenere la distanza interpersonale necessaria per evitare il contagio da Coronavirus

Coronavirus, i lavoratori dei supermercati chiedono la distanza

Si perchè con l’emergenza sanitaria alle spalle, sono tanti gli addetti alle vendite e agli scaffali che segnalano anche un calo dell’attenzione sulle norme di comportamento da tenere all’interno dei supermercati: primi fra tutti il distanziamento e l’utilizzo corretto della mascherina. 

Così tra i nuovi casi, di cui “l’80% di importazione", e l’abbassamento dell’età media dei contagiati da Covid-19, dai sindacati arriva il monito affinchè le istituzioni tutelino i lavoratori del commercio e dei supermercati, tra quelli rimasti in prima fila anche durante il lockdown

Supermercati, la denuncia del sindacato: "Calo attenzione su distanze e mascherine"

“Negli ultimi giorni l'aumento di casi di positività a Roma e provincia desta forte preoccupazione. L'abbassamento dell'età dei contagiati, misto a un evidente abbassamento del livello di attenzione, rischiano di diventare una miscela esplosiva che può far esplodere la pandemia fuori controllo. E i lavoratori del commercio - sottolinea Francesco Iacovone, del Cobas nazionale - sarebbero tra i primi a farne le spese, visto il continuo contatto con il pubblico”. 

Il timore è che quei luoghi di lavoro possano trasformarsi in potenziali focolai. Da qui il richiamo all’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, e alla sindaca di Roma, Virginia Raggi, “entrambi responsabili della salute dei cittadini di Roma e provincia”, a vigilare, attraverso gli enti preposti, sul rispetto di quelle regole che sono a salvaguardia dei lavoratori e dei consumatori.


“Il lassismo di molti, che vedo tutti i giorni nei luoghi di lavoro del commercio, accompagnato dall'arroganza di clienti che si sentono al di sopra della legge e del buonsenso, – conclude Iacovone - non può avere la meglio sulla salute di chi lavora e sulle istituzioni. Che Raggi e D'amato intervengano celermente e con decisione”. 
 

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