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Martedì, 23 Aprile 2024
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Coronavirus, il Comune distribuisce buoni spesa ma nei campi rom è allarme: “Bambini denutriti”

Nelle baraccopoli della città ufficio rom e sinti al lavoro: “Difficoltà superate, presto generi alimentari”. La 21Luglio denuncia: “Situazione gravissima per anziani e minori”

Dalla campagna informativa sulle regole per l’igiene personale e il distanziamento interpersonale, alla distribuzione di pacchi alimentari e buoni spesa per chi ne ha diritto: anche nei campi rom si lavora per arginare la diffusione del Coronavirus ed evitare che le baraccopoli della città diventino focolai. 

Coronavirus, nei campi rom buoni spesa del comune

Un’attività ardua in campi affollati nei quali le condizioni igienico sanitarie non sono ottimali, dove a fare da sfondo ai timori del contagio ci sono disagio economico e sociale. Dopo settimane in cui i pacchi alimentari alle famiglie in difficoltà sono arrivati soprattutto dalle associazioni del terzo settore, il Comune ha iniziato la distribuzione dei buoni spesa: prima Lombroso e Monachina, poi Gordiani e Barbuta, seguiranno Salone e Salviati, “per completare tutti i campi attrezzati tollerati entro la settimana" – ha detto in commissione capitolina Valeria Neri, dell’ufficio speciale Rom, Sinti e Caminanti del Campidoglio. 

“La distribuzione - ha spiegato Neri – è complicata perché abbiamo dovuto rispettare alcune regole, come il reddito di cittadinanza (chi lo percepisce è escluso dalla possibilità di ottenere i buoni spesa ndr.) di cui molti sono beneficiari, ma stiamo facendo anche altro per l'arrivo dei generi alimentari”. 

Una situazione complessa, nelle baraccopoli gremite e confusionarie non mancano malcontento e frizioni. “Nei campi ci sono ancora situazioni borderline a livello di residenzialità e cittadinanza, ma grazie alla sinergia con il dipartimento gli utenti – ha detto il vicecapo di Gabinetto con delega alla Sicurezza e alla Protezione civile di Roma Capitale, Marco Cardilli - hanno potuto accedere ai servizi perchè l'Ufficio Rom si è fatto garante di quelle situazioni che potevano avere una difficoltà formale all'accesso a questi aiuti. Le difficoltà – sostiene il dirigente - a oggi possono dirsi superate". 

Coronavirus, pc e tablet per studenti rom: “Ma manca la connessione”

Il Comune, al tempo della didattica online causa Covid-19, rincorre anche la scolarizzazione dei bambini rom ai quali dovrebbero essere forniti pc e tablet: “Abbiamo acquisito l'elenco dei minori iscritti a scuola e lavoriamo in tal senso, ma ci sono alcune problematiche che stiamo affrontando non di facilissima soluzione, come reti wi-fi e problemi di connessione" – ha ammesso Claudio Zagari, direttore della direzione Accoglienza e Inclusione di Roma Capitale. 

Coronavirus, nei campi rom nessun piano tamponi

Nei campi nessun piano relativo ai tamponi: “Dal punto di vista sanitario c'è un'interlocuzione con la Asl ma pur avendo richiesto maggiore attenzione all'interno dei campi viene confermata in toto l'applicazione dei protocolli sanitari, ovvero l'effettuazione del tampone solo in particolari condizioni” – ha specificato Cardilli. Tamponi dunque a scopo solo contenitivo, non preventivo. “Nel caso dello scoppio di focolai, comunque ci hanno assicurato che l'effettuazione dei tamponi sarebbe immediata e diffusa". 

Coronavirus, la denuncia della 21 Luglio: “Campi rom abbandonati”

Ma a lamentare il “totale abbandono” dei campi da parte delle istituzioni, presenti solo con i presidi della Polizia Locale, è l’associazione 21Luglio che dall’8 marzo sta consegnando circa 250 pacchi alimentari a settimana. “Tutti i giorni siamo nei campi, non ci risulta che siano entrati pacchi alimentari della Protezione civile o del Comune” – denuncia il presidente dell’associazione, Carlo Stasolla.

“La situazione è gravissima. L'affollamento fa saltare tutte le forme di prevenzione, i pediatri già hanno rilevato le prime forme di denutrizione nei bambini. Occorre una distribuzione urgente di generi alimentari, anche perchè il buono spesa andrà solo a chi ha fatto domanda e sarà un palliativo, seppur importante e utile”. E a Castel Romano tra dispersione nel terreno e fontanelle non più utilizzabili a causa degli atti vandalici, sebbene il Comune stia fornendo un’autobotte da 5mila litri al dì, manca pure l’acqua. “Soprattutto i bambini e gli anziani – l’allarme della 21 luglio - stanno vivendo questa situazione in maniera drammatica”. 
 

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