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Agricoltura in crisi, fondi speciali e alleggerimento pressione fiscale: ecco il salvagente della Regione

La Regione ha presentato il pacchetto di misure per sostenere il settore agricolo e quello della pesca. Previsti interventi ad hoc per i produttori di vino e di latte

La crisi del settore agricolo precede l’emergenza causata dal nuovo Coronavirus. Le limitazioni pensate per contenere il contagio hanno finito di peggiorare una situazione già difficile. Le conseguenze, sul piano economico, investono anche Roma. Cinquantottomila ettari, vale a dire quasi la metà del territorio cittadino, ha infatti una destinazione agricola. Per questo, le misure annunciate dalla Regione, sono aimportanti anche per la Capitale.

Gli interventi annunciati

“Abbiamo presentato in Commissione Politiche Agricole il documento di proposte che, come Regione, abbiamo prodotto per la ripartenza dei diversi settori strategici per la nostra economia” ha annunciato l’assessora all’agricoltura Enrica Onorati. Sono diversi gli interventi che, l’ente governato da Zingaretti, intende mettere in campo. Si tratta di provvedimenti che mirano ad alleggerire la pressione fiscale ed anche a fornire liquidità, in maniera mirata, ai settori che ne hanno maggiormente bisogno. 

Crediti d'imposta

Per i mesi di marzo ed aprile, ad esempio, è stata prevista la riduzione delle quote contribute previdenziali per i datori di lavoro e per i lavoratori nei comparti dell’agricoltura, pesca, floricolo . Per chi svolge un’attività d’impresa è inoltre stato annunciato un credito d’imposta pari al 60% del canone di locazione. Ne possono beneficiare coloro che hanno immobili destinati ad attività agrituristiche (categoria d/10) o dei terreni agricoli.

Il fondo antifallimento

E’ stata ipotizzata l’attivazione di un fondo antifallimento  “per quanti – ha spiegato l’assessora Onorati –  sono nelle condizioni oggettive di doverlo dichiarare ma, al tempo stesso, vogliono scongiurare tale ipotesi”. Inoltre è stata prevista l’introduzione del buono Spesa-sospesa. Una misura che serve, ha spiegato sempre Onorati a”pre-acquistare  a prezzi convenienti i prodotti agroalimentari per generare un flusso di liquidità immediato per le aziende e risparmio per i consumatori”.

Gli aiuti ad hoc

Fondi speciali sono inoltre stati pensati per le industrie lattiero-casearie o caseifici che garantiscono il ritiro di latte italiano. Il comparto, nel Lazio, era già in crisi a causa dei prezzi bassi praticati per ogni litro di latte. Ora la regione vuole indennizzare le spese di stoccaggio per il congelamento o gli eventuali costi di smaltimento alle aziende che continueranno a ritirare il latte che, da quando è iniziata l’emergenza Covid, viene sempre meno consumato come prodotto fresco. Aiuti specifici sono previsti anche nel comparto della pesca o nella produzione del vino, attraverso “la vendemmia verde, la distillazione o il pegno rotativo” ha elencato Rosati.

La ripresa dei consumi

Le misure appena annunciate si sommano a quelle che la Regione aveva già disposto per sostenere il settore agricolo. “Superata l’emergenza” l’assessora ha auspicato l’avvio di “una campagna pubblica di comunicazione massiccia per incentivare l’acquisto del Made in Italy e il turismo rurale”. Dovrà essere mirata, durare diverse settimane e, ha concluso Onorati, “Sarà più che mai indispensabile comunicare correttamente attraverso canali istituzionali”. Il destino delle aziende agricole che operano nel territorio della Capitale dipende anche dai messaggi che verranno veicolati ai consumatori. Terminata l’emergenza i consumi dovrebbero tornare quelli di una volta. Nel frattempo, però, sarà importante intervenire a sostegno del settore agricolo.
 

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