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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Atac, via libera al nuovo contratto di servizio: più controllori e autobus in strada

La Giunta capitolina lo ha approvato oggi. Vale 500 milioni di euro e scade il 2019. L'assessore: "Primo passo, rimettere in moto la gara per i bus"

La Giunta capitolina ha approvato il nuovo contratto di servizio di Atac. 500 milioni di euro con scadenza al 2019. Tra i punti principali: lotta all’evasione e un aumento dei controllori, riorganizzazione dell’offerta, un confronto diretto con l’utenza, aumento delle entrate attraverso la vendita dei biglietti, miglioramento del parco mezzi e progressivo ricorso alle nuove tecnologie come sistemi automatizzati per la localizzazione delle vetture. "Non c'è nessuna rivoluzione nè trionfalismo, quello di oggi è un tassello che mette in sicurezza l'azienda e le permette di operare" ha spiegato l'assessore alla Mobilità Stefano Esposito. "L'incremento delle risorse è anche grazie alla Regione ci ha aiutato a chiuderlo. Ora il primo step è quello di rimettere in moto la gara per i bus". 

DIECI PUNTI - Dieci i principali punti elencati in un comunicato stampa dal Campidoglio per descrivere i contenuti del nuovo contratto di servizio. Al primo punto l’applicazione dei costi standard, ovvero i costi 'obiettivo' a cui tendere con con un programma di efficientamento, per la determinazione dei corrispettivi per i servizi di Tpl. Tempi: 31 dicembre 2016. Segue la riorganizzazione e l’integrazione dell'offerta attraverso la razionalizzazione della rete di superficie e l'individuazione dei LAS, livelli adeguati di servizio, già stabiliti per il 2015 in 101 milioni di vetture/chilometri di superficie.

RECUPERO DELLA PRODUTTIVITA' - Nel Piano anche il recupero della produttività, sempre entro la fine del 2016. Ecco come intende agire l'azienda: progressiva riduzione dei costi unitari di produzione dei servizi di TPL fino al raggiungimento dei costi standard, attraverso percorsi di internalizzazione dei costi; miglioramento del parco mezzi; progressivo ricorso alle tecnologie per il monitoraggio/certificazione del servizio e per migliorare l’informazione e la fruibilità dell’utenza; azioni sul personale con la riconversione professionale degli addetti di staff a favore di profili produttivi; collegare il sistema delle premialità del personale agli obiettivi di performance industriali e qualità del servizio; utilizzare forme organizzative del lavoro finalizzate alla massima produttività delle officine aziendali con il loro funzionamento anche nell’orario pomeridiano e notturno in modo da poter intervenire sui guasti in linea delle vetture in qualsiasi momento. E ancora. Aumentare i ricavi da mercato attraverso l'implementazione della rete di vendita dei biglietti e attraverso il contrasto di evasione e elusione (ad esempio garantire la vendita sui mezzi e riconvertire il personale di staff in profili produttivi adibiti alla controlleria). 

RAZIONALIZZAZIONE DELLA RETE TPL - Il piano di razionalizzazione deve realizzarsi attraverso precise linee guida: la rimodulazione e il potenziamento del programma di esercizio per le linee della rete portante, calibrando l'offerta di trasporto sulla domanda degli spostamenti; il riordino delle sovrapposizioni gomma-ferro; il miglioramento dell'accessibilità delle stazioni e dei capolinea; l’introdurre di bus ad alta capacità su alcune direttrici, come le tangenziali; l’introduzione dei servizi a chiamata nelle aree a domanda debole e il coinvolgimento di cittadini e associazioni per il monitoraggio dei servizi. E ancora: garantire un migliore e adeguato servizio delle linee di superficie nelle zone periferiche e nei nuovi insediamenti, migliorando i collegamenti e intensificando le frequenze delle corse; la ridefinizione e il potenziamento del servizio notturno in base ai flussi di domanda.

COMITATI DI VIGILANZA E SISTEMI AUTOMATIZZATI - Nel contratto di servizio è prevista inoltre la creazione di due comitati, quello di Vigilanza, per il corretto svolgimento del servizio e sul rispetto degli impegni contrattuali, e quello di Controllo Analogo, per monitorare l'andamento economico finanziario di Atac e il rispetto del Piano di Efficientamento. Entro il 2015 Atac inoltre dovrà dotarsi di un sistema automatizzato di controllo (in breve Avm) per la localizzazione e il monitoraggio di tutte le vetture indispensabile per effettuare le attività di monitoraggio, la certificazione dell'esercizio e migliorare la regolarità del servizio. 

RAPPORTO CON L'UTENZA - Per migliorare il rapporto con l’utenza e per favorire la conoscenza della regolazione dei servizi affidati, Atac garantirà la pubblicazione periodica dei rapporti di servizio mensili sul suo portale web e un modulo per consentire agli utilizzatori del servizio di formulare reclami e segnalazioni inerenti il servizio. Con i Municipi l'azienda capitolina garantirà, con cadenza semestrale, un confronto sul Tpl per verificare la rispondenza e le nuove esigenze di mobilità territoriale. Come previsto dalla legge e dal Protocollo d'Intesa sottoscritto da Roma Capitale e dalle Associazioni dei consumatori e utenti, è stato previsto inoltre il coinvolgimento di queste ultime nel monitoraggio quali/quantitativo del servizio attraverso una sessione annuale di verifica sul funzionamento dei servizi tra ente locale, gestore dei servizi e associazioni. I costi previsti per il monitoraggio della Carta di Qualità dei Servizi e per quella erogata da parte delle Associazioni dei consumatori devono essere a carico di Atac fino a un massimo di spesa di 50mila euro/anno.

L'ASSESSORE - “Per quanto riguarda i servizi erogati agli utenti – ha sottolineato Esposito – tutti i mezzi in grado di circolare devono andare in strada. Inoltre, bisogna assolutamente intensificare la lotta all’elusione attraverso l’aumento della vendita dei biglietti e l’aumento dei verificatori. Il primo e fondamentale passo è rimettere in moto la gara per i bus, a seguito della sigla di questo contratto di servizio. In questo momento abbiamo fatto quello che dovevamo fare: la ricapitalizzazione e il contratto. Oggi poi la Regione, con l’incremento delle risorse, ci ha dato una mano importante. Il mio augurio è che sia solo l’inizio di un rinnovato accordo interistituzionale: solo in questo modo daremo una prospettiva ad Atac e al Tpl. Per quanto riguarda il problema o l’apertura al mercato o ai privati, qualunque sia la soluzione dobbiamo trovare un partener industriale. Oggi – ha concluso Esposito - il punto vero è che con la ricapitalizzazione abbiamo fatto l’ultimo atto possibile, cioè mettere i soldi dei romani nell’azienda. Con la Regione, a partire dal 24 agosto, cominceremo a lavorare alle diverse proposte, da quelle del sindacato alle nostre”.

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