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Contratto decentrato, appello dei sindacati: "Si torni a trattare. Così si impoveriscono i lavoratori"

Cgil e Cisl chiedono all'amministrazione di tornare al tavolo per trovare una soluzione che non intacchi le buste paghe degli oltre 24.000 dipendenti capitolini. Nieri chiude però le porte: "Tratteremo dal 2 gennaio. L'amministrazione applicherà il nuovo contratto per garantire l'erogazione del salario accessorio ai dipendenti"

Trattiamo. Lo chiedono i sindacati al Comune dopo che l'amministrazione, all'alba del 24, ha chiuso le porte dando appuntamento al 7 gennaio. In mezzo la scadenza della proroga e l'entrata in vigore del nuovo contratto, figlio dell'atto unilaterale di fine luglio scorso da parte del Campidoglio. Una situazione che rischia seriamente di alleggerire le buste paga degli oltre 24.000 dipendenti capitolini. Le indennità a pioggia verranno sostituite dai premi produttività e dai bonus. La mancata firma da parte delle varie sigle farà infatti venir meno anche le poche conquiste ottenuto al tavolo. 

Oggi una ricostruzione de Il Messaggero addossava alla mancata firma dei sindacati la colpa dei prossimi tagli degli stipendi. Una ricostruzione che ha spinto Cgil e Cisl ad esprimersi e a rimettere in fila i fatti, chiedendo al vicesindaco Nieri di riconvocare il tavolo.

Natale Di Cola Segretario Generale Fp Cgil Roma Lazio chiede al Campidoglio di smetterla con le bugie. "Ci stupisce", spiega, "che Nieri non abbia ancora smentito l'articolo de Il Messaggero. Il silenzio del Vice Sindaco conferma purtroppo che avevamo ragione noi è come l'atto unilaterale varato a luglio impoverisce i lavoratori, non migliora i servizi e serve per cassa sulle spalle dei 24mila dipendenti capitolini". Stessa tesi espressa dal suo collega della Cisl,  Roberto Chierchia: "È acclarato e ormai chiaro a tutti che l’atto unilaterale perpetrato da Roma Capitale di fatto taglia risorse economiche alle lavoratrici e ai lavoratori del Comune accollando loro le ruberie e gli sprechi di anni di mala-amministrazione con pesanti ricadute anche sui cittadini anche alla luce dei recenti fatti di cronaca che stanno infangando la Capitale nel mondo".

Di Cola definisce poi "strana la tesi di chi sostiene che sia colpa dei sindacati se i lavoratori potrebbero perdere quote importanti  di salario. I progetti di produttivita specifici, le altre misure per evitare che migliaia di lavoratori perdano parti di salario, l'introduzione a partire dal prossimo anno scolastico di nuove misure organizzative nelle scuole da cui prende spunto l'articolo de Il Messaggero sono punti della piattaforma unitaria presentata dai sindacati che l'amministrazione ha solamente in parte accolto e che non erano contenuti nell'atto unilaterale. Sarebbe infine davvero incomprensibile e rappresenterebbe un atto ostile nei confronti dei sindacati e punitivo dei lavoratori se l'amministrazione "stracciasse" tutto quello che di positivo era stato prodotto nella trattativa tornando indietro all'atto unilaterale. Sarebbe un atto di cattivo governo che inevitabilmente aumenterebbe il conflitto".

Secondo Di Cola è quindi necessario sedersi nuovamente al tavolo: "Le soluzioni per evitare il conflitto ci sono, non sappiamo però se questa Giunta avrà il coraggio e la volontà politica di farlo. Lo ripetiamo, l'amministrazione è ancora in tempo per riprendere il dialogo e trovare soluzioni ai problemi irrisolti, torni al tavolo che ha abbandonato prima del 31 dicembre per trovarle insieme ai rappresentanti dei lavoratori".

Toni più duri usa Chierchia della Cisl: "Pretendiamo che il 29 riprenda la trattativa interrotta unilateralmente dall’Amministrazione la cui unica motivazione non può che essere ricondotta alle ferie natalizie ripartendo dal lavoro interrotto prima di Natale e recependo le proposte avanzate dalle Organizzazioni Sindacali. Rammentiamo che l’Amministrazione capitolina aveva deciso di differire l’applicazione dell’atto la cui scadenza rinovellata era fissata per il 31 dicembre".

Non si è fatta attendere la replica di Nieri: "E’ peculiare che alcuni rappresentanti sindacali invitino l’amministrazione a riprendere una trattativa mai interrotta. Sono ormai 12 mesi che parliamo di riforma del salario accessorio con le organizzazioni sindacali. - dichiara il vicesindaco e assessore al Personale di Roma Capitale Luigi Nieri - Il Tavolo tecnico di concertazione ha lavorato a ritmi serrati per 4 mesi e, nonostante il supplemento di incontri concordato a inizio dicembre, i sindacati ancora non si sentono nelle condizioni di firmare un accordo condiviso. Tutto ciò malgrado la massima disponibilità dell’amministrazione, che si è impegnata ad accogliere gran parte delle istanze presentate dalle organizzazioni sindacali. I rappresentanti dei lavoratori sanno perfettamente che ormai non ci sono più i tempi tecnici per raggiungere un accordo entro il 1° gennaio. -  Nieri continua - Ci sarà tempo per lavorare ancora insieme, a partire dal 2 gennaio, per quanto ci riguarda. Intanto l’amministrazione applicherà il nuovo contratto per garantire l’erogazione del salario accessorio ai dipendenti. Un altro periodo di slittamento della riforma, con conseguente vuoto normativo, avrebbe messo seriamente a rischio gli stipendi. L’amministrazione sente questa responsabilità, perciò è andata avanti con il nuovo decentrato”- Nieri conclude.

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