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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Consultori, nuovo presidio alla Regione: "Le assunzioni annunciate non bastano"

Protesta del Coordinamento dell'assemblea dei consultori e di Non una di meno

Dopo la mobilitazione dei mesi scorsi, nuova protesta dei consultori di Roma fuori dalla Regione Lazio. Nonostante la pioggia battente le donne del Coordinamento delle assemblee dei consultori di Roma, Non una di meno di Roma e dei Castelli Romani hanno presidiato la sede della Giunta guidata da Nicola Zingaretti. La richiesta di nuove assunzioni portata ai tavoli di gennaio e febbraio con la Regione si è tradotta in un concorso per 100 operatori, pediatri, ginecologi e psicologi.

Secondo le organizzatrici, però, il bando non risponde alle richieste che erano state avanzate dal Coordinamento nel corso degli incontri precedenti. “Nel concorso mancano una serie di professionalità che avevamo indicato, dalle assistenti sociali alle infermiere passando per le ostetriche”, spiega Graziella Bastelli, del Coordinamento dell’assemblea dei consultori. “Inoltre il numero di figure indicate nel bando è irrisorio rispetto alle necessità e non è nemmeno interamente indirizzato ai consultori. Non solo. Molte delle proposte che avevamo avanzato non sono state prese in considerazione”. 

Tra le richieste avanzate, così come si legge nella nota che ha annunciato la manifestazione, non solo lo “sblocco del turn over e assunzioni dedicate ai consultori”, ma anche un’opposizione alla “logica degli accorpamenti e della riorganizzazione” che, secondo le organizzatrici del presidio, mette a rischio “la natura territoriale” del servizio e “distrugge la prossimità tra presidi”. E ancora: “Vogliamo che il numero dei consultori sia adeguato a quanto previsto dalla legge istitutiva, uno ogni 20mila abitanti, non ridotto a causa della mancanza di utenza, che non è il motivo bensì la conseguenza del venir meno dei servizi ai cittadini”. 

A pesare anche la modifica degli orari di apertura, perché “buona parte dei consultori chiude alle 17.30, orario che risulta proibitivo per le donne lavoratrici”. Le contestazioni riguardano anche "la mancanza del lavoro di equipe e la progressiva riduzione dei progetti rivolti agli adolescenti sulla sessualità, nelle scuole". Rilanciare quindi i consultori e gli spazi di confronto per i giovani, perchè, ha spiegato una delle manifestanti “ci dicono ci siano oltre 29 milioni stanziati a questo scopo, ma come e quando verranno investiti?”. 

Scrive su Facebook Non una di meno Roma: "Le assemblee dei consultori con Non una di meno Roma e Non Una Di Meno Castelli Romani continueranno a rivendicare e costruire dal basso i consultori come luoghi in cui potersi incontrare, riunire in assemblea, rilanciare spazi e progetti sulla sessualità, l’affettività, la prevenzione, rivolti alle/agli adolescenti nelle scuole, in cui distribuire contraccezione gratuita, la pillola RU486, anche nell’ottica di ripoliticizzare l’accesso alla salute e ai servizi legati alla «transizione» per le persone trans* per la loro depatologizzazione e autodeterminazione". Il prossimo appuntamento è per il 29 maggio alle 3 del pomeriggio, quando si terrà un nuovo incontro in Regione.

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