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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Regione, mancano gli assessori e il consiglio 'insorge': seduta sospesa

A far scoppiare il malcontento è stata soprattutto l'assenza dell'assessore Michele Civita. Oggi in aula infatti c'era un ordine del giorno M5s sulla combustione dei rifiuti

Giornata caotica oggi alla Pisana. La seduta del consiglio regionale del Lazio in programma per questa mattina alle 11 è stata sospesa a causa dei disordini diffuso nell'aula. Il malcontento tra i consiglieri è scoppiato a causa dell'assenza degli assessori alla discussione, in particolare del titolare delle Politiche al Territorio, Mobilità e Rifiuti Michele Civita. Questa mattina infatti tra gli ordini del giorno in programma anche quello presentato dai consiglieri del Movimento 5 Stelle David Porrello e Silvia Blasi che hanno chiesto al consiglio di esprimere la propria opposizione all'utilizzo del combustibile da rifiuti (Cdr) e del Combustibile solido secondario (Css) negli impianti del Lazio con attenzione particolare a Civitavecchia e Formia.

Anche il primo ordine del giorno è stato rimandato. Si tratta dell'interrogazione a risposta immediata, proposta dal consigliere Michele Baldi, della Lista Civica Nicola Zingaretti, concernente la riattivazione del servizio di accesso agli atti amministrativi a garanzia della trasparenza. L'interrogazione non e' stata discussa in quanto era assente l'assessore regionale alla semplificazione Concettina Ciminiello. La seduta è stata riconvocata per il 17 luglio.

Ad accendere gli animi gli interventi del consigliere Pdl Giuseppe Cangemi: “Stiamo predicando nel deserto. Si tratta di un problema politico. Chiediamo più rispetto. Gli assessori non ci fanno una cortesia a venire in aula. Noi siamo qui, ma manca la giunta. E' scorretto avere convocato, tra l'altro giunta e consiglio nello stesso momento. Parliamo con Zingaretti. Gli assessori sono pagati, 'esterni' e devono venire” ha affermato.

Attacchi da tutto il centrodestra rispetto a quanto accaduto questa mattina. “Riunioni improduttive” le ha ribattezzate Storace (La Destra) e “che hanno anche un costo”. Poi un attacco politico al presidente Zingaretti: “Il presidente della Regione Lazio vuole tagliare 70 leggi? Ma cosa taglia se non si riescono a fare le leggi. C'è forse bisogno di un chiarimento”.

Critico anche Antonello Aurigemma (Pdl): “A quattro mesi dall'insediamento, alla ottava seduta di consiglio, constatiamo con amarezza la profonda incapacità della maggioranza di centrosinistra di portare proposte di legge che indichino quale direzione Zingaretti voglia tenere su temi importanti per la Regione come la mobilità, la sanità o i rifiuti”. Poi la proposta provocatoria: “A questo punto, vista l'intenzione di procedere con la spending review e visto il ruolo che si vuole dare al consiglio, invitiamo Zingaretti a sciogliere questa istituzione”.

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