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Il Consiglio di Stato dà ragione a Colari e il post Malagrotta si ferma

Si ferma momentaneamente l'iter del post Malagrotta: lo ha deciso il Consiglio di Stato accogliendo il ricorso presentato dal Consorzio laziale rifiuti di Cerroni avverso alla decisione del Tar

La decisione del Consiglio di Stato di oggi apre un nuovo capitolo nella saga del post Malagrotta: è stato accolto il ricorso del Consorzio Colari.
L'iter della realizzazione delle nuove discariche però stava procedendo in altra direzione. Il prefetto Pecoraro aveva individuato in Quadro Alto e Corcolle i siti per far nascere il Malagrotta bis. Invece ora si ferma momentaneamente l'iter con la decisione del Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso presentato dal Consorzio laziale rifiuti avverso alla decisione del Tar concernente la dichiarazione di stato di emergenza ambientale per Malagrotta.

Accogliendo l'istanza di misure cautelari la IV sezione del Consiglio di Stato ha fissato la discussione dell'istanza cautelare per la camera consiglio del 17 gennaio prossimo. Nel novembre scorso il Tar del Lazio aveva invece respinto il ricorso del Colari sottolineando che la dichiarazione dello stato di emergenza rifiuti "si fonda su una situazione oggettiva" anche perché "non risultano adottati atti di definitiva localizzazione" per i siti provvisori di smaltimento rifiuti. Il consiglio di Stato ha invece accolto il ricorso del Colari che contesta il decreto della presidenza del Consiglio dei Ministri del 22 luglio scorso che ha dichiarato lo stato di emergenza rifiuti nel Lazio e la successiva ordinanza recante la necessità di realizzare un sito alternativo per lo smaltimento dei rifiuti nella zona di Quadro Alto.

"E' inutile precedere gli eventi, aspettiamo il 17 gennaio". Con queste parole il presidente del Colari Manlio Cerroni, proprietario della discarica di Malagrotta, commenta la decisione del Consiglio di Stato di uno stop temporaneo all'iter del post Malagrotta. E' stato proprio il Consorzio Colari ad aver presentato il ricorso al Consiglio di Stato per la riforma dell'ordinanza cautelare del Tar Lazio concernente la dichiarazione di stato di emergenza ambientale in relazione all'imminente chiusura della discarica di Malagrotta e alla conseguente realizzazione di sito alternativo per lo smaltimento dei rifiuti.(Fonte Ansa)

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