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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Campidoglio, dall'Aula parere positivo a una serie di progetti del Piano Casa regionale

Via libera al provvedimento in merito alla cessione di aree per i servizi pubblici. Perplessità da parte dei comitati cittadini. Stampete: "Ci limitiamo ad applicare la legge"

Parere positivo dall'Aula Giulio Cesare alla proposta di delibera 72/2014 che recepisce il Piano casa della Regione Lazio in merito all'accettazione della cessione delle aree a standard urbanistici al fine di assicurare la dotazione minima inderogabile di spazi pubblici fissata dall'articolo 3 del decreto ministeriale 1444/1968. Con 17 voti favorevoli e 4 contrari le trasformazioni urbanistiche contenute nel provvedimento hanno ricevuto il via libera dell'assemblea capitolina.

PROTESTE – Non sono mancate però le voci contrarie. Oltre all'opposizione del gruppo capitolino del Movimento cinque stelle, la delibera è stata oggetto di numerose perplessità anche da parte dei comitati cittadini, primo fra tutti il coordinamento Carteinregola. "Il Piano casa regionale esautora completamente il Comune da qualsiasi decisione, e permette ai privati di aumentare le cubature e cambiare destinazione d'uso degli immobili in barba al piano regolatore" critica del comitato. Per il comitato “è fondamentale che sia l'Assemblea capitolina a prendersi volta per volta la responsabilità di scelte che riguardano il patrimonio pubblico e il suo utilizzo”. Spiegano in un comunicato: “L’unico flebile “paletto” è costituito dall’obbligo per i privati che si avvalgono del Piano casa di rispettare gli standard urbanistici, vale a dire che se vogliono aumentare le cubature residenziali su una determinata area, devono poter provvedere ai metri quadri prescritti  per i parcheggi, il verde, i servizi. Tali standard pubblici non possono però  essere concessi “in automatico” perché, essendo per l'appunto pubblici, richiedono un’approvazione, che, trattandosi di materia urbanistica di competenza dell’Assembolea Capitolina, deve passare per il voto dell’Aula”. La richiesta del comitato è quindi quella di fare in modo che, anche in futuro, i progetti del Piano Casa passino dall'Aula Giulio Cesare e non solo dagli uffici capitolini. Tra le ipotesi in studio c'è invece una 'delibera quadro' per fare in modo che la valutazione dell'idoneità degli standard, per velocizzare i tempi, sia sottoposta solo agli uffici tecnici.

STAMPETE - "Noi ci limitiamo solamente ad applicare e recepire la legge regionale", ha spiegato il presidente della commissione Urbanistica di Roma Capitale, Antonio Stampete, a margine della seduta consiliare. "Il nostro compito sarà quello di verificare che gli standard urbanistici vengano garantiti (18 metri quadri di spazi pubblici ad abitante), e la nota positiva è che già con le 8 proposte vagliate dagli uffici e oggi approvate in Aula saremo in grado di realizzare 600 alloggi in housing sociale a 5 euro al metro quadro".

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