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Dimissioni Marino, è toto-commissario: Sabella in cima alla lista

A venti giorni dalle dimissioni di Marino, il prefetto Gabrielli dovrà nominare un commissario che traghetterà la Capitale fino alle prossime elezioni. Renzi al lavoro con Alfano. Si pensa anche a una squadra di esperti

C'è un secondo 'toto nomi' a fianco di quello che punta dritto alle elezioni che verte attorno al Campidoglio. E' quello per la nomina del commissario che dovrà traghettare Roma fino alle urne. A meno di ripensamenti da parte di Ignazio Marino, al momento improbabili, tra venti giorni il prefetto di Roma Franco Gabrielli dovrà nominare il commissario che amministrarà la Capitale in mesi cruciali come quelli che la porteranno il prossimo 8 dicembre ad aprire le porte dell'Anno Santo. Il premier Matteo Renzi è già al lavoro.

Questa mattina l'incontro con il ministro dell'Interno Angelino Alfano sarà l'occasione per parlarne e trovare il profilo giusto. Renzi punta a creare una squadra di esperti con deleghe nei vari settori, trasporti e rifiuti in primis. Un vero e proprio pool che possa governare Roma al meglio nell'anno del Giubileo e con gli occhi alla candidatura olimpica. L'idea che circola da giorni infatti è quella di affiancare il prossimo commissario a una serie di sub-commissari, scelti tra gli assessori-chiave dell'ultima giunta Marino ma anche tra dirigenti di spicco 'esterni' alla Capitale, che si occupino delle urgenze della città. "Qualcuno che dia una mano nei prossimi mesi" ha puntualizzato ospite da Fabio Fazio a 'Che tempo che fa'. Alfano spinge invece per la nomina di un prefetto.

Tra i nomi che circolano c'è il commissario del X municipio di Ostia dopo lo scioglimento deciso dal Governo in seguito all'inchiesta su mafia capitale, Domenico Vulpiani, l'ex prefetto di Bologna, Angelo Tranfaglia e quello attualmente in carica a Torino, Paola Basilone. Con un'esperienza alle spalle, in lista c'è anche Riccardo Caripino, ex commissario della Provincia di Roma dall'ottobre 2013 al dicembre 2014 è tra i più quotati. Nel calderone dei toto nomi anche Mario Morcone, il prefetto che traghettò Roma nel 2008 dalle dimissioni di Walter Veltroni alle elezioni che videro la vittoria di Gianni Alemanno. Prende quota anche il profilo di Leonardo Gallitelli, ex comandante generale dei carabinieri da meno di un mese a capo dell'Antidoping. 

E poi c'è un profilo più 'politico'. Escluso il presidente dell'Anticorruzione Raffaele Cantone, che nei giorni scorsi ha declinato l'invito, c'è quello del magistrato Alfonso Sabella, assessore alla Legalità della giunta Marino, che questa mattina alla trasmissione di Rai3 Agorà ha però allontanato l'ipotesi: “Io commissario? Sono un servitore dello Stato, ma salti nel buio non ne faccio”. Sabella, forte di mesi al lavoro della giunta Marino, ha avuto il tempo di studiare il funzionamento di palazzo Senatorio. “Chiunque sarà il prossimo sindaco, se non si metterà in ordine la macchina amministrativa, non andrà da nessuna parte. Quando sono arrivato nella giunta di Ignazio Marino ho trovato una macchina burocratica devastata, con dirigenti inadeguati, in parte incapaci e in parte sicuramente corrotti. La squadra dei commissari dovrà essere dotata di dirigenti capaci”.

Sabella è visto positivamente anche dal premier Renzi: “Un ottimo nome, e' un magistrato e ha fatto un grosso lavoro sulla legalità” ha commentato. Stessa posizione anche per l'ex assessore Stefano Esposito che intervistato da SkyTg24 ha detto: “Credo che Sabella abbia un profilo per fare il commissario”.

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