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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Sicurezza, paura tra i commercianti romani: 8 su 10 temono episodi di violenza

In base a quanto emerso dalle ricerche di Confcommercio, la pura di rapine e furti sta dilagando tra i negozianti. Pambianchi: "Servono più presidi sulle strade". Tagliente: "E' stato tutto ingigantito. Il problema è nella comunicazione"

Che si tratti di suggestione o di realtà, fatto è che i commercianti romani sono spaventati. Continua infatti a dilagare la paura di rimanere vittime di rapine e di furti e questo porta i negozianti a crearsi sistemi di sicurezza completamente "fai da te". In base ad una ricerca di Confcommercio Roma, diffusa in occasione della tavola rotonda "Spqr, sicurezza per qualificare Roma", 8 commercianti su 10 temono episodi di violenza e atti criminali. La maggior parte di loro ritiene che incidenti di questo tipo sono dovuti in primo luogo ad un “presidio insufficiente e a una negligente cura del territorio”.

Secondo i dati di questo studio, circa l'80% dei commercianti di Roma (su un campione di 1000 aziende), ha deciso di dotarsi di strumenti per la messa in sicurezza dei loro esercizi: telecamere a circuito interno, allarmi, personale addetto alla vigilanza o sistemi antitaccheggio. C'è anche chi per paura cerca di cambiare le proprie abitudini personali, chiudendosi in casa o dentro i propri luoghi di lavoro: “ma non è così che si risolve il problema della sicurezza – ha affermato il presidente di Confcommercio Roma, Cesare Pambianchi - . Servono più presidi sulle strade in vista soprattutto del periodo natalizio in cui i negozi sono più 'appetibili' per la delinquenza comune e organizzata.”

Secondo il Questore di Roma Francesco Tagliente presente alla tavola rotonda invece, “il problema viene ingigantito da una difficoltà di comunicazione. I dati degli ultimi tre mesi, - ha affermato Tagliente – dimostrano che Roma è sicura. Se però diminuisce la percezione della sicurezza, vuol dire che c'è incapacità di comunicarla. Prima di parlare di sicurezza – continua – chi lo fa dovrebbe seguire un corso di psicologia della comunicazione. Oggi questo tipo di comunicazione è affidata a soggetti che non hanno interesse a far percepire sicurezza e si crea un buco nero. Quando si produce insicurezza – ha concluso Tagliente – si causano gravi danni all'economia, perchè il turista si guarda bene dall'entrare in città”.
Ma il sindaco di Roma Gianni Alemanno, non è d'accordo e dichiara: “Non è vero. In realtà tutti i sondaggi ci dicono che i cittadini romani si ritengono sicuri.  Magari il questore ha ragione - aggiunge il sindaco - in relazione al fatto che gli organi di stampa sottolineano, anche giustamente, i fatti gravi che avvengono e meno la condizione di sostanziale tranquillità percepita dai cittadini. Su questo c'é un deficit di comunicazione".

Il comandante provinciale dei carabinieri Maurizio Mezzavilla ha aggiunto: “Difficilmente nei prossimi anni saranno disponibili ulteriori risorse per questo credo sia necessario sedersi tutti a un tavolo e ottimizzarle ridistribuendole", mentre anche il comandante dei vigili urbani della Capitale, Angelo Giuliani, ha ribadito: “Non ci sono risorse sufficienti, ma non ci lamentiamo".
E' da sottolineare che la confederazione dei commercianti ha annunciato che da gennaio, nasceranno 18 "Sportelli del cittadino", nelle sedi della Confcommercio di Roma e nei centri commerciali naturali, a cui imprenditori e commercianti potranno rivolgersi per parlare di problemi legati alla sicurezza.

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