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Colosseo, contro il Parco archeologico i ricorsi sono due: al Tar anche i sindacati 

La Uil si rivolge alla giustizia amministrativa. Stessa richiesta della giunta Raggi: l'annullamento del decreto Franceschini, "un'operazione del tutto arbitraria e opaca"

Due ricorsi "paralleli e non concordati" intorno a cui però "potrebbe nascere un'alleanza" contro la nascita del Parco archeologico del Colosseo. In opposizione alla riforma del ministro Franceschini anche la Uil si rivolge alla giustizia amministrativa e anzi rivendica il suo primato temporale sul ricorso di Roma Capitale con la presentazione del fascicolo al Tar il 19 aprile. 

La richiesta è la stessa e viene illustrata in conferenza stampa: l'annullamento del decreto che istituisce il parco perchè per la Uil "è un'operazione del tutto arbitraria e opaca, senza confronto con i sindacati, e illegittima perchè nasce da un emendamento alla Finanziaria", mentre "per sopprimere e creare nuove Soprintendenze formalmente serve un decreto del presidente della Repubblica", spiega Ferruccio Ferruzzi, responsabile dirigenti Uil, illustrando le motivazioni dell'iniziativa insieme a Enzo Feliciani, segretario nazionale Uilbact. 

Il tutto, senza contare che "il personale mancava già prima" e ora la riforma Franceschini "ha prodotto un netto peggioramento dell'organizzazione complessiva del ministero" con "gravi e irrisolti problemi di funzionamento e disagi al personale", in quella che per il sindacato si profila come una "incessante fase transitoria in cui regna confusione e incertezza". 

Sul nodo del personale Feliciani annuncia poi che "siamo stati convocati domani al ministero e temiamo che si voglia fare una forzatura sulla gestione del personale attribuendolo al Colosseo e spogliando la Soprintendenza e frammentando la tutela. Non firmeremo alcun accordo e cercheremo di opporci in tutti i modi sindacali possibili". E se per la Uil il concorso dei 500 nuovi assunti bandito dal Mibact "è una gocciolina nel mare", la riforma Franceschini aggiunge invece una "proliferazione delle direzioni e dei dirigenti, passando su Roma da tre soprintendenti di seconda fascia a 10 tra prima e seconda fascia, con un esborso per l'erario quasi triplicato". 

Tant'è, la Uil non ha presentato ricorso solo contro il decreto che istituisce il Parco, ma ha impugnato anche la nomina di Federica Galloni come dirigente ad interim ("che percepisce per questo compito il 25% del suo stipendio"), perchè "del tutto irregolare e stranamente frettolosa" ed "effettuata in modo arbitrario, senza la dovuta selezione pubblica e assegnata a una dirigente assai discussa che come soprintendente regionale del Lazio - spiegano i sindacalisti - si è vista sottrarre 5 milioni di euro dalle casse senza che se ne fosse accorta e alla quale adesso viene affidata la più importante cassa del ministero. Nasce il sospetto che ci sia molta fretta di portare avanti il bando Consip per la privatizzazione della vigilanza anche interna del Colosseo e dei Fori". 

I ricorsi contro il Parco del Colosseo sono dunque due e "dal punto di vista giudiziario il Tar potrebbe riunire le cause. Speriamo che questo possa velocizzare il tutto", auspica Feliciani che al di là dell'aspetto giuridico, vuole "la creazione di un movimento che abbracci anche le associazioni che hanno la nostra stessa visione. L'idea è di far nascere un'alleanza. Roma Capitale? Abbiamo progetti con chiunque ci sta - risponde - che sia il Comune o altri sono benvenuti". Quello che è certo è che "non ci fermeremo al ricorso e metteremo in campo tutte le iniziative che possiamo". 

All'iniziativa contro il decreto Franceschini ha partecipato anche l'ex soprintendente di Roma, Adriano La Regina, posizionato tra i contrari. "Ci sono voluti più di vent'anni per riorganizzare il patrimonio di Roma. I musei sono il frutto dell'attività della Soprintendenza che ha anche creato il grande risultato degli introiti del Colosseo. Quando le antichità di Roma erano tutte in passivo, c'è stata la politica adeguata di istituire il biglietto al Colosseo e di liberalizzare il Foro romano, senza sottrarre nulla a cittadini e visitatori. Il nuovo Parco del Colosseo ha nel suo contesto il Palatino e il Foro romano, che è molto più importante. Il Colosseo ha anche una storia turpe, era un luogo di morte. Davvero vogliamo esaltare questo?"

Parlando poi nello specifico della riforma Franceschini, La Regina ha aggiunto che "essendo una struttura unitaria, la Soprintendenza di Roma ha dato risultati sul fronte della tutela". Tra questi, ha ricordato, "la tutela del grande Parco archeologico di Centocelle e la valorizzazione dell'Appia Antica con il vincolo di Tor Marancia". Per La Regina si tratta di "risultati raggiunti perchè c'era una struttura che poteva occuparsi di tutti gli aspetti integrati tra loro e che non si possono isolare".

(Fonte Agenzia Dire)

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