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Colle Oppio, il Campidoglio assegna alla Sovrintendenza la sede di Fratelli d'Italia

Del braccio di ferro tra M5s e FdI ne beneficia la Sovrintendenza

Il Campidoglio si riprende la storica sede missina di Colle Oppio. Lo fa,  "nell’ottica di garantire un migliore utilizzo delle risorse e dei beni pubblici". Per questo, si legge in una nota, "il Dipartimento Patrimonio di Roma Capitale ha assegnato l’immobile alla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali".

La sede va alla Sovrintendenza

I locali, di proprietà capitolina, erano  stati utilizzati per decenni dal Movimento Sociale. Nel 1971 però, la regolare assegnazione di cui aveva beneficiato  il partito di Almirante e per la quale  era stato fissato un canone di 25mila lire, era scaduta. Da qui l'intenzione dell'amministrazione comunale di tornarne in possesso. D'altra parte, come specificato nella recente nota,  "la Sovrintendenza aveva rappresentato più volte, da ultimo nel 2015, la necessità di riacquisire il bene per sottoporlo alla sorveglianza degli organi di tutela, vista la presenza di ambienti di età romana pertinenti al complesso delle Terme di Traiano".

La presunta morosità

Si chiude così una vicenda che nell'ultimo mese aveva guadagnato le pagine della cronaca cittadina. Il 31ottobre era infatti stato eseguito lo sfratto dei locali di viale delle Terme di Traiano. In quell'occasione, la Sindaca Raggi aveva accennato anche ad una morosità, della quale nella nota odierna non si fa più riferimento. Fratelli d'Italia, messa alla porta dalla Polizia Locale, aveva indetto una conferenza stampa e pubblicamente mostrato i bollettini dei pagamenti regolarmente effettuati negli ultimi anni. La polemica politica, si era così spostata sulla somma versata, estremamente contenuta. Il canone era infatti stato ricavato facendo una semplice conversione dalle lire all'euro, motivo per cui la storica sede di Colle Oppio andava a costare appena 13,43 euro. Da partito di Giorgia Meloni, che aveva ereditato la struttura dal Msi, era anche stata intavolata una trattativa nei mesi scorsi, per aggiornare il canone in base all'indice Istat. Trattativa bruscamente interrotta dai sigilli e dall'attuale decisione di destinare i locali alla Sovrintendenza.

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