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Colle Oppio, promesse a 5 Stelle cadute nel vuoto: la terrazza sul Colosseo resta preda di spaccio e bivacco

Dall'area giochi da riqualificare alle telecamere per garantire la sicurezza del parco, dal Campidoglio nessun intervento risolutivo. Questa mattina all'alba lo sgombero di 35 senzatetto

I blitz delle forze dell'ordine vanno avanti da anni. L'ultimo questa mattina all'alba: 35 senzatetto allontanati dall'area archeologica durante un'operazione della Polizia locale. Interventi estemporanei che però, il passato insegna, non sono mai stati risolutivi. Colle Oppio, terrazza di pregio con vista Colosseo e la Domus Aurea, gioielli della Roma antica, nel cuore del parco, sembra destinato a convivere con un perenne stato di abbandono. Bivacchi di clochard che entrano ed escono liberamente dalle aree di cantiere, spaccio di droga all'ombra delle Terme di Traiano, erba incolta, l'area ludica per bambini con i giochi rotti. 

Italia Nostra Roma ha inviato un esposto al prefetto Gerarda Pantalone, un appello urgente per chiedere interventi. Parliamo di "un lembo preziosissimo dell'area archeologica centrale negato all'uso in sicurezza dei cittadini e le aree archeologiche, transennate per la sicurezza delle strutture, utilizzate in maniera illegittima e preoccupante". E infatti cinque dei 35 fermati oggi sono stati sorpresi all’interno di aree sottoposte a vincolo. 

Altra allerta è stata più volte lanciata dalla consigliera dei Radicali del I municipio Nathalie Naim, residente a Monti. Proprio la scorsa settimana ha denunciato un'aggressione nel parco. "Mi hanno preso a bastonate e strappato il cellulare - racconta ai nostri taccuini - ormai nella zona non si può più camminare tranquilli nemmeno durante il giorno. Ne abbiamo parlato durante una commissione municipale che ho presieduto, anche con il delegato alla sicurezza della sindaca Raggi. La situazione è veramente drammatica. Non possono bastare blitz ogni tanto delle forze dell'ordine, in poche ore torna tutto come prima". 

Anche perché fin'ora dall'amministrazione capitolina sono arrivate quasi soltanto promesse. Il 'Patto per l'attuazione della sicurezza urbana' siglato dalla Prefettura di Roma e dal Campidoglio nel luglio del 2018, prevedeva l'installazione di 12 telecamere a 360 gradi. "Non sono mai arrivate" spiega l'assessore all'Ambiente del I municipio Anna Vincenzoni. E già nel 2016, con i riflettori accesi sulle condizioni del verde dopo un episodio di stupro ai danni di una turista australiana, quando l'omologa del Campidoglio, competente per l'area, era Paola Muraro, vennero stanziati dei fondi per interventi di riqualificazione dei giochi. Mai effettuati.  

Dall'assessorato attuale, guidato da Laura Fiorini, fanno sapere che sono state effettivamente individuate delle criticità su scivoli e altalene e su quelle si provvederà a calendarizzare un intervento il prima possibile. Oltre a garantire, è la promessa, interventi di pulizia e sfalcio del verde. 

Annunci a parte, c'è solo una buona notizia: la consegna a stretto giro del playground realizzato dal Coni al dipartimento Ambiente, che a sua volta ne assegnerà la gestione al municipio I. Un impianto sportivo sull'area dell'ex Polveriera, progetto proposto nel 2016 quando ancora era in ballo la candidatura alle Olimpiadi. Due campi da calcetto nuovi (già ce n'era uno) una pista di pattinaggio e una di skateboard, osteggiati da chi ha sostenuto e sostiene che la zona non sia idonea a ospitare questo genere di struttura, dati i continui ritrovamenti archeologici sottorranei. La Soprintendenza però ha dato il suo assenso. La speranza per i cittadini è che sia l'occasione buona per tenere vivo e presidiato il parco.


 

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