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Ospedale Columbus, dal fallimento al baratro: all'ombra del Gemelli "750 lavoratori a rischio"

Il Complesso Integrato Columbus, già fallito, rischia di scomparire e con esso 258 posti letto: nessun rinnovo al contratto di affitto proposto dal Gemelli

E' sull'orlo del baratro il Columbus: il presidio ospedaliero da 258 posti letto e 750 dipendenti tra medici, infermieri, ausiliari e impiegati gestito dal Policlinico Gemelli, nel 2015 intervenuto per "salvarlo". Un polo sanitario d'eccellenza che, già fallito, rischia di scomparire. 

La clinica Columbus rischia di chiudere

Oggi 31 ottobre 2019 scade infatti il contratto di affitto del ramo d’azienda con la Fondazione Policlinico Gemelli: all'orizzonte nessun acquirente pronto a risollevarne le sorti. 

Il Gemelli avrebbe voluto prorogare il contratto di affitto in essere dal 1 novembre fino al 30 giugno del 2020 ma il rinnovo a pari condizioni non è stato autorizzato dal curatore fallimentare.

Così da domani il Policlinico Universitario non potrà più farsi carico della situazione. 

La lunga crisi del Columbus

Il Columbus entra dunque in crisi profonda. Una vicenda che si trascina dal 2014 e che tra proposte di acquisto rifiutate, quella dello stesso Gemelli nel 2018, e aste andate deserte, sembra destinata a scatenare l'ennesimo terremoto all'interno della sanità romana. 

Presidio Columbus: a rischio 750 lavoratori e 258 posti letto 

C'è preoccupazione per le sorti dei 750 lavoratori e per quei quasi 260 posti letto che, in un panorama di cronica carenza, rischiano di venir meno.

"La questione dei lavoratori del Complesso Integrato Columbus è una questione complessa, che vede da un lato una sentenza fallimentare, con assegnazione ai creditori e a terzi che vantano diritti reali e mobiliari dei beni in possesso dell'azienda fallita; dall'altro la totale mancanza di garanzie sui futuri livelli occupazionali, nonostante l'interesse manifestato all'acquisizione e all'eventuale rinnovo dell'affitto di ramo d'azienda della struttura da parte della Fondazione Policlinico Gemelli" - hanno scritto in una nota Gianluca Giuliano e Valerio Franceschini, rispettivamente segretario regionale Ugl Sanità Lazio e segretario Ugl Sanità Roma e provincia. 

Prerogativa dei sindacati, pronti alla mobilitazione, "la salvaguardia dei livelli occupazionali che avrebbero, nel caso di una loro riduzione, - sottolineano Giuliano e Franceschini - anche un significativo impatto sulla qualità delle prestazioni offerte ai cittadini dalla struttura, con relativa ricaduta sociale sul territorio". 

Columbus dal 1 novembre chiuso

Dal 1 novembre infatti l'ospedale Columbus è a rischio chiusura. "Si andrebbero a bloccare inevitabilmente i ricoveri, le attività ambulatoriali, quelle radiologiche, la dialisi, andando a causare gravissime ripercussioni sanitarie e sociali sulla cittadinanza. Tutto questo senza dimenticare il punto interrogativo relativo al futuro dei ben 750 lavoratori impiegati nell’ospedale” - hanno sottolineato in una nota Giancarlo Cenciarelli, Roberto Chierchia e Sandro Bernardini, Segretari Generali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl Roma e Lazio ieri impegnati in un’assemblea di tutti i lavoratori volta a cercare insieme le soluzioni concrete ed utili a salvare il futuro dell’ospedale Columbus e dei suoi dipendenti. Attualmente sull’orlo di un precipizio. 

"Da questo momento di confronto è emersa la chiara necessità di un intervento risolutivo della Regione Lazio e della Prefettura di Roma, a cui contestualmente abbiamo inviato richieste urgenti di incontro. Non è più possibile che si facciano orecchie da mercante rispetto ad una situazione di tale gravità. Le istituzioni - l'appello di Cgil, Cisl e Uil - devono intervenire per salvaguardare un’eccellenza della nostra sanità, dando sicurezza a chi per anni ne ha garantito gli alti standard qualitativi: i lavoratori”.

La Regione Lazio: "Si garantisca continuità sanitaria"

Preoccupata per le conseguenze delle decisioni assunte dai curatori fallimentari del Columbus anche la Regione Lazio: "Non accettando la proposta della Fondazione Policlinico Gemelli di proroga del contratto di affitto, si rischia di mettere a repentaglio la continuità assistenziale e le cure dei malati che attualmente si trovano ricoverati presso la struttura" - ha scritto in una nota l'assessore alla Sanità e l'Integrazione sociosanitaria Alessio D'Amato.

Dalla Regione la richiesta alla  Fondazione Policlinico Gemelli, titolare dell'accreditamento istituzionale e dell'autorizzazione sanitaria della Columbus, di proseguire senza soluzione di continuità nell'erogazione dei servizi sanitari.

"Il Sistema sanitario regionale non può permettersi il venir meno in maniera così repentina di oltre 200 posti letto che fanno parte integrante della rete ospedaliera della città di Roma. In questa vicenda - sottolinea D'Amato - deve prevalere il superiore interesse pubblico e la piena tutela degli interessi dei malati e dei pazienti". 

"Siamo seriamente preoccupati per il destino di 750 lavoratori e delle loro famiglie. Non vorremmo che anche questa volta a pagare scelte sbagliate - ha aggiunto il consigliere regionale della Lega, Daniele Giannini - sia come al solito il personale". 
 

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