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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Sanità, la clinica Colle Cesarano nel mirino dei 5 Stelle regionali

Mancanza di autorizzazioni, poca igiene, licenziamenti. Il gruppo pentastellato alla Pisana ha presentato due interrogazioni per fare chiarezza sulla struttura

L'hanno annunciato qualche giorno fa e ora stanno passando all'azione. Il gruppo regionale del Movimento Cinque Stelle è deciso a fare luce sulla sanità laziale, in particolare su undici strutture al centro dell'operazione 'trasparenza' presentata alla fine di agosto. Così, il 29 agosto e il 3 settembre i consiglieri Davide Barillari, capogruppo alla Pisana, e Porrello Devid, hanno presentato due interrogazioni al presidente del Consiglio regionale del Lazio, Daniele Leodori, riguardanti il Centro Clinico di Colle Cesarano. La struttura sanitaria è privata e si occupa di neuropsichiatria. E' gestita dalla Geress srl e nell'aprile di quest'anno ha visto il suo 'budget' finanziato dalla Regione Lazio lievitare di 500 mila euro all'anno. Al centro delle richieste dei pentastellati sia la situazione finanziaria della struttura sia il livello di assistenza sanitaria.

Mancanza di autorizzazioni, fatturati 'gonfiati', anomale procedure di mobilità. Ma anche pazienti costretti a fare le pulizie, biancheria poco pulita e pasti che lasciano a desiderare. Gli elementi per sollevare un polverone ci sono tutti e, del resto, la struttura non è nuova a interrogazioni regionali. Nella scorsa legislatura sono ben tre quelle presentate dai Radicali che però non hanno ottenuto alcuna risposta.

Partiamo dalla situazione finanziaria. Secondo quanto riportato dai consiglieri nell'interrogazione presentata oggi “non risulta fino al maggio 2013 l'autorizzazione regionale in capo alla Geress srl per l'erogazione del servizio sanitario”. Manca anche il contratto d'affitto che, secondo quanto denunciato, è scaduto nel 2009. Addirittura, si legge nell'interrogazione, la Geress avrebbe finanziato per 50 mila euro circa la testata giornalistica Alto Lazio News “utilizzando fondi pubblici destinati alla sanità”.

Rimane da chiarire anche la situazione dei lavoratori. Le quattro procedure di mobilità aperte, nonostante non sia “mai stato dichiarato ufficialmente lo stato di crisi” sarebbero in contraddizione con una delibera, la 905 del 24 settembre 2004, nella quale era contenuto l'impegno “a non procedere a licenziamenti di personale dipendente”. Denuciano Barillari e Porrello: “Né l'Asl Rmg né la Regione sono intervenuto a garantire il rispetto degli accordi assunti dalla Geress srl che loro stessi avevano sottoscritto per la tutela dei livelli occupazionali”.

Dubbi anche sul trattamento riservato a pazienti della struttura, oggetto di una seconda interrogazione. Materassi non lavati correttamente, letti rifatti con biancheria non pulita, personale insufficiente rispetto al numero di pazienti ospitati, fino al caso limite di degenti impiegati per fare le pulizie con tanto di nomi e cognomi degli interessati. Chiediamo di "verificare le notizie riportate affinchè sia tutelato e garantito il rispetto dei livelli minimi di assistenza dei pazienti" scrivono.

Di fronte a questo quadro, i consiglieri Cinque Stelle chiedono al Presidente del Consiglio regionale del Lazio, Daniele Leodori, di fare luce sulle questioni sollevate e fornire risposte anche sui mancati controlli.

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