Città metropolitana, l'iter prosegue: tutti i sindaci dell'area romana in Campidoglio
In Aula Giulio Cesare si sono incontrati i primi cittadini dei comuni limitrofi alla Capitale, il sindaco Ignazio Marino e i presidenti dei municipi romani
Passi avanti verso la costituzione della città metropolitana. Questa mattina in Aula Giulio Cesare in Campidoglio si sono incontrati i sindaci dei comuni dell'area attorno alla Capitale e i presidenti dei municipi della Capitale. Presente anche il sindaco Ignazio Marino.“L’idea di incontrarci nasce dalla volontà di condividere con voi la straordinaria opportunità offertaci dalla legge Delrio” ha esordito il primo cittadino capitolino che si è augurato che l'incontro di oggi “si ponga come prima tappa di un percorso costruttivo che ci vede edificatori di una riforma istituzionale attesa da lunghissimo tempo”.
ROMA CAPITALE CITTA' METROPOLITANA - Roma Capitale è infatti una delle dieci città metropolitane istituite dalla legge. Commenta Marino: “Roma è la Capitale della Repubblica, sede degli organi costituzionali, delle rappresentanze diplomatiche degli Stati esteri, presso lo Stato della Città del Vaticano e presso le Istituzioni internazionali. Roma è luogo di organizzazione di imponenti manifestazioni e di grandi eventi internazionali. Ma le ragioni della centralità di Roma stanno anche nelle sue dimensioni territoriali e nelle dimensioni della sua popolazione. Roma è Capitale, ma è anche il cuore di una vasta e complessa area metropolitana” ha affermato il sindaco.
LO STATUTO - L'obbiettivo è quello di “far divenire l'area metropolitana di Roma area strategica, dotata di confini adeguati e di poteri coerenti con la dimensione dei problemi da affrontare e delle opportunità da cogliere”. In primis “lo Statuto della Città metropolitana di Roma Capitale regolerà l'azione di governo del territorio metropolitano, introducendo strumenti di indirizzo dell'attività del'ente, di promozione dello sviluppo economico e sociale, di coordinamento della gestione dei servizi pubblici e di quelli ecosistemici” ha spiegato il primo cittadino.
IL RUOLO DEI MUNICIPI - In questo processo avranno un ruolo fondamentale anche i municipi. “La costituzione della Città metropolitana sarà di certo un'occasione per progredire sulla strada del decentramento” ha aggiunto. “La legge Delrio si è dimostrata consapevole delle peculiarità che contraddistinguono la nostra Città metropolitana. Roma avverte la responsabilità di tale riconoscimento, ed è pronta a fare la sua parte nel complessivo disegno di riforma istituzionale che il Paese si accinge a realizzare” ha concluso Marino.
CORATTI - Per Mirko Coratti, presidente dell'Assemblea capitolina si tratta del “rush finale”. Ha affermato in Aula: “Siamo di fronte a un fattore di riorganizzazione e crescita in cui si materializza l'opportunità di ripensare il territorio". Secondo Coratti "è auspicabile rafforzare il mandato degli eletti anche attraverso l'elezione diretta dei rappresentanti, cui è affidato il compito di avviare e sviluppare la Città metropolitana. Sono convinto che la nuova istituzione potrà riaccendere le speranze di una economia locale attualmente ancora troppo debole per affrontare le sfide della competizione globale".
'PERCORSO OSCURO' - “Percorso importante ma tutt'ora oscuro” è questo invece il commento di Riccardo Magi, consigliere radicale di Roma Capitale, e Mario Staderini, componente del Comitato nazionale di Radicali italiani. “Infatti nulla si sa oltre alla data, il 30 settembre, entro cui presentare la proposta di Statuto e svolgere le elezioni per il Consiglio metropolitano". Continua la nota: "Quali saranno le regole delle elezioni? Come i consiglieri comunali potranno concorrere alla formazione delle liste elettorali e alla loro presentazione? Come i cittadini, singoli e associati, potranno contribuire e partecipare a quello che rappresenta un momento costituente? Il sindaco Marino ha ragione nel definire la nascita della Città metropolitana una sfida, ma per essere pronti occorre ancora molto". Concludono Magi e Staderini: E' il momento di adottare subito un regolamento di attuazione che consenta una vera campagna elettorale democratica e permetta all'opinione pubblica di conoscere e giudicare”.
