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Cinema Palazzo, la proprietà: "Pronti a scambio beni con il Campidoglio"

"Gli occupanti o le persone che frequentano quel luogo sono a contatto con l'amianto. Ora è impossibile rimuoverlo"

FONTE AGENZIA DIRE - “La proprietà ha incontrato la presidente” del Municipio II di Roma, “Francesca Del Bello, una, due o tre volte. Una volta anche in mia presenza. È uscito fuori un discorso di scambio di beni. Anche se hanno immobili che valgono di più del cinema Palazzo, che vuoto è quotato intorno ai 2,5-3 milioni di euro, la proprietà è disposta a dare anche la differenza al Comune di Roma e lasciare il cinema Palazzo”.

La storia del Cinema Palazzo

Una, o forse più di una, soluzione per sciogliere il nodo dell’occupazione dell’ex Cinema Palazzo, nel cuore del quartiere San Lorenzo di Roma. A raccontarla all’agenzia Dire è Antonio Di Battista, il custode giudiziario dell’immobile in piazza dei Sanniti, occupato da metà aprile del 2011. Lo stabile, finito al nono posto nella lista degli stabili da sgomberare con priorità stilata dalla Prefettura di Roma, vive una vicenda fatta non solo di slogan e manifestazioni, ma anche di fascicoli giudiziari che hanno coinvolto personaggi dello spettacolo e della politica come Sabina Guzzanti e l’ex deputato Pd Marco Miccoli, oltre a indagini in corso sugli allacci abusivi alle utenze e sui sigilli apposti e rimossi dagli occupanti. La proprietà, la ‘Area Domus Srl’ rappresentata da Di Battista, dopo aver concluso il rapporto di locazione con la società ‘Camene Spa’, ora vuole chiudere la partita.

Le proposte

Oltre alle vie legali, sul piatto ci sono delle proposte: la più corposa riguarderebbe dei contatti con il Comune di Roma per uno scambio di beni che potrebbe consegnare al Campidoglio le chiavi dello stabile di San Lorenzo. “C’era stata una proposta anche di tipo economico da parte del comune di Roma- conferma il custode giudiziario dell’ex Cinema Palazzo- Da quello che mi è stato riferito dalla proprietà non c’è stata una proposta scritta, ma si ventilava un’offerta all’incirca intorno al milione di euro per il cinema Palazzo, così com’è nello stato attuale: una struttura che ha bisogno comunque di molti lavori all’interno perché sicuramente non è stata trattata bene”.

La proprietà: "In corso contatti con nomi della cultura"

“Parlando con la proprietà, con la quale ho un rapporto fiduciario, un po’ di tempo fa dissi loro che potevamo rivolgerci anche alla cultura per fare lì un nuovo teatro, come già accaduto in altri cinema che sono stati riabilitati”, spiega Di Battista, che rispondendo a una domanda su quali soluzioni la proprietà stesse cercando per agevolare la liberazione dello stabile, aggiunge: “Abbiamo avuto qualche proposta da alcuni personaggi della cultura italiana, e qui non faccio nomi. Sì- conferma il custode giudiziario- io personalmente le ho ricevute, perché, purtroppo o per fortuna, conosco un sacco di persone”. Alla domanda “Vuole dirci di chi si parla?”, la risposta è stata: “Assolutamente no. Non mi comporto come si comportano gli altri. Non sono un politico, sono solo una persona che vuole risolvere un problema ormai indecoroso a tutti gli effetti”.

Proprietà: "Finché occupato impossibile rimuovere amianto"

“Gli occupanti o le persone che frequentano quel luogo sono a contatto con l’amianto. Parliamo della copertura, non hanno un contatto fisico. Quelli che subiscono il maggior danno sono i 150 inquilini, perché sopra il cinema Palazzo ci sono tre condomini che si affacciano all’interno del cinema. Durante l’ultima riunione condominiale è venuto fuori che la proprietà deve rimuoverlo, ma non possiamo entrare. Non riusciamo a rimuoverlo. È un po’ il cane che si morde la coda”, racconta Di Battista,.

“L’intera copertura scorrevole del Cinema Palazzo, perché ai tempi c’era una traslazione del tetto per far uscire i fumi, è di circa 160 metri quadrati ed è di amianto. Materiale che ormai si trova in stato di deterioramento ed è anche rotto. Io l’ho fotografato e ho messo a conoscenza le autorità della situazione, mentre i condomini o le persone che vivono lì dicono che l’amianto non c’è, ma in realtà sta lì”, ha concluso Di Battista.

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