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Politica

Cinema Aquila, tutto pronto per il taglio del nastro: "Non solo film, sarà un nuovo luogo d'incontro"

Il 25 maggio l'inaugurazione, il 26 la prima proiezione. Il vicesindaco Bergamo: "Pronti a ragionare anche su modifiche dello spazio esterno"

Di nuovo grandi film, dopo tre anni di porte chiuse, ma anche incontri con i cittadini, corsi di formazione, festival a tema, in un quartiere che è affamato di spazi per tutti, oltre i soliti bar e ristoranti. Al Pigneto torna il Cinema l'Aquila, bene confiscato alla banda della Magliana poi abbandonato dal 2015, con il ritiro della concessione ai gestori della coop Il Sol.Co per irregolarità amministrative. Come anticipato da RomaToday, il 25 maggio (la data è slittata di un giorno) ci sarà il taglio del nastro con la sindaca Virginia Raggi, il 26 la prima proiezione. Nel frattempo con un'assemblea pubblica verrano coinvolti i comitati di quartiere, sulla scia di un confronto con il territorio che il M5s rivendica a gran voce quale cifra caratteristica del nuovo corso, mettendo il cappello sulla riapertura promessa. 

Certo, ci è voluto più del previsto: due anni. Ma è il percorso di progettazione partecipata, spiega il Campidoglio, alla sua prima sperimentazione concreta, ad aver allungato inevitabilmente i tempi. Insieme a un paio di ricorsi al Tar in fase di assegnazione del bando di gara e a polemiche su più fronti durante la programmazione temporanea dello scorso anno, affidata a un gruppo di associazioni e comitati legati ai centri sociali del territorio, una parentesi che non ha convinto tutti. Ora però ci siamo. "La riapertura è il prodotto di un modo di lavorare che mette insieme Assemblea capitolina, governo del territorio e cittadini" esordisce il vicesindaco Luca Bergamo, in conferenza stampa insieme alla presidente della commissione cultura Eleonora Guadagno, al minisindaco del V municipio Giovanni Boccuzzi, all'assessore municipale Maria Teresa Brunetti. "Un lavoro prezioso che ci restituisce anche indicazioni di carattere generale. Non sarà solo un cinema ma un luogo vissuto da chi abita il Pigneto come un simbolo e un riferimento". Insomma, un test che fuoriesce dagli ordinari circuiti delle sale cinematografiche cittadine. 

Pillole di programma

A guidare l'esperimento alla direzione artistica del cinema il regista e scrittore Mimmo Calopresti, a braccetto con la onlus Cinema Mundi vincitrice del bando di gara. Apre le danze, sabato 26 maggio, il 32esimo Festival del Cinema Latino Americano di Trieste che occuperà le sale fino al 1 giugno. Primo film: "La memoria de mi padre", una produzione cilena del 2016. Poi, nel programma che sarà disponibile a breve sull'apposito sito internet del cinema, abbiamo "Blue Kids", opera prima di Andrea Tagliaferri prodotto da Matteo Garrone, "Peggio per me" di Riccardo Camilli e per il filone fantastico e noir "L'aquila e il corvo".

Largo spazio verrà dato anche ai festival di cinema stranieri: curdo, senegalese, israeliano. A partire da ottobre: il Green Movie Film Festival sull’incontro tra cinema, ambiente e i valori della sostenibilità, il MEDIR - Festival Internazionale di Cinema, Diritti Umani e Ambiente nel Mediterraneo, il Religion Today Film Festival. E ancora il corso di fotografia in autunno con la collaborazione della biblioteca Mameli del Pigneto, e una serie di progetti formativi con diverse realtà che operano a livello territoriale.

Il monitoraggio dell'amministrazione

Un palinsesto ricco di eventi ma soprattutto di aspettative, che verranno puntualmente verificate (è la promessa) interrogando la cittadinanza. "L'amministrazione pubblica sarà attiva costantemente in un'attività di monitoraggio" assicura la presidente Guadagno. Perché si accerti la conformità degli spettacoli programmati alle istanze espresse dai cittadini con il processo partecipato. "Serve a questo la flessibilità. E' un iter sempre in divenire che risponderà alle richieste del territorio".

"Il sogno? Un'area pedonale" 

"Sono previsti anche nel bando dei meccanismi di monitoraggio" spiega anche il vicesindaco Bergamo, che poi apre il libro dei sogni."Fra un anno valuteremo la possibilità di intervenire anche sugli spazi esterni al cinema". Un intervento di riqualificazione dei dintorni a partire da piazzale Prenestino? "Per come è conformato quel luogo, con la strada dritta e un marciapiede molto largo, se come tutti auspichiamo il Cinema Aquila funzionerà come luogo di aggregazione ci sarà lo spazio per ragionare su come sottrarre l’area esterna alle macchine e farla diventare una sorta di piazza". Anche ipotizzando la chiusura di via L’Aquila? "Siamo nel campo della fantasia ma questo non vuol dire che non si possa ragionare sulla mobilità". 

Informazioni tecniche

Intanto ci saranno i film a rianimare uno spazio rimasto troppo a lungo vuoto. Sarà aperto dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 24.00 e la domenica dalle 16.00 alle 24.00. Insieme al bar interno, a partire da giugno. I costi del biglietto? Sei euro i giorni feriali, 7 per festivi e week end e 4 euro i festival e le rassegne.

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