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Sul Cinema America il vincolo del ministero, gli ex occupanti: "Pronti a comprarlo"

Il ministero dei Beni e delle Attività culturali Franceschini ha comunicato la conclusione dell'iter di tutela. I ragazzi: "Una vittoria. Ora l'acquisto con una cordata di cittadini e artisti"

Il Cinema America dovrà rimanere un cinema. Si è conclusa la procedura per l'apposizione dei vincoli di destinazione d'uso del Cinema America. A comuncarlo il ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo che in una nota spiega che "con due provvedimenti della Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Lazio ha dichiarato, ai sensi del D.Lgs. 42/2004, l'immobile dell'ex Cinema America di interesse culturale e riconosciuto il valore storico-artistico dei mosaici decorativi che sono stati pertanto sottoposti a tutte le disposizioni di tutela previste dalla normativa vigente".

IL MINISTRO - Il Cinema America, dichiara il ministro Franceschini, "è adesso a tutti gli effetti protetto da due vincoli che riconoscono l'importanza culturale dell'immobile e il valore degli apparati decorativi. E' un atto importante per la città di Roma e per i tanti giovani che, con il proprio impegno civile, hanno salvaguardato un prezioso luogo di aggregazione culturale. Mi auguro che adesso la sala possa tornare presto alla sua vocazione originaria".

GLI EX OCCUPANTI - "Oggi è un giorno speciale per questa città, una vertenza reale e dal basso ha ottenuto la sua vittoria concreta. Il Cinema America ha ricevuto la tutela effettiva dai Beni culturali. Due vincoli, uno sulla destinazione d'uso e uno per la tutela degli apparati decorativi, che insieme negano ogni possibilità di riconversione. L'attuale proprietà è finalmente costretta a rivalutare ogni progetto sulla sala, essendo ormai il valore immobiliare dimezzato dalla tutela apposta dal Mibact: è arrivato il momento di accettare come unica possibilità di riapertura l'utilizzo cinematografico della sala" scrivono in una nota i ragazzi del Cinema America. "A questo punto chi dovrà seguire la vicenda sarà l'amministrazione comunale che crediamo debba attuare una mediazione per la risoluzione di un problema politico: la riapertura immediata del Cinema America".

L'ACQUISTO - Gli ex occupanti si sono fatti promotori di una cordata per l'acquisto: "Una cordata di cittadini, giovani e personaggi del mondo cinematografico si sta per comporre al fine di acquistare e delegare la gestione no-profit al territorio e ai ragazzi che assieme hanno fatto rinascere, mediante l'occupazione, la sala abbandonata da 14 anni. Ognuno avrà la possibilità di partecipare all'acquisto con piccole quote, ci immaginiamo una città proprietaria del suo stesso cinema". Questo, aggiungono, "non perché si crede nell'acquisto privato della sala, bensì perché il Comune di Roma ha preferito non prendersi carico di tale compito ed essendo comunque l'obiettivo ultimo riaprire spazi culturali nella metropoli, abbiamo deciso di agire là dove l'amministrazione comunale è venuta meno, in linea con la precedente amministrazione, al suo ruolo a livello culturale".

DI BIASE - "Dopo l'apposizione del doppio vincolo da parte del Mibact, il Comune di Roma deve continuare la trattativa con la proprietà, già avviata, al fine di garantire l'immediata riapertura del Cinema America" il commento di Michela Di Biase rilasciato all'Agenzia Dire, presidente della commissione Cultura di Roma Capitale Capitale. "Quella della cordata di cittadini, associazioni e mondo cinematografico mi sembra una soluzione attuale e innovativa. La strada da seguire è questa, più volte ho sollecitato l'amministrazione a guardare verso questa soluzione con l'obiettivo di riaprire subito il Cinema America. La nostra prossima battaglia sarà sul cinema Metropolitan".

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