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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica

Il Cinema America si offre per riempire piazza San Cosimato. Bergamo: "Parliamone"

Raggi non risponde, ma il vicesindaco sembra pronto a valutare la richiesta di Valerio Carocci. Verdone: "Facciano pace"

"Vicesindaco, quando ci incontriamo?". "Dammi del tu, come fai sempre in privato". Non ha aspettato una risposta ufficiale Valerio Carocci. Il giovane presidente (26 anni) del Piccolo Cinema America è spuntato quasi alle spalle del vicesindaco Luca Bergamo tentando di metterlo, col sorriso, alle strette. Fuori dalla Casa del Cinema di villa Borghese si è consumato il botta e risposta, ancora una volta, su piazza San Cosimato. 

Tornare in scena dopo che il bando capitolino tanto voluto dal Campidoglio a cinque stelle è andato deserto, pagando l'occupazione di suolo pubblico come fatto negli anni passati. Questa la richiesta dei ragazzi che hanno animato fino all'anno scorso lo spazio del rione Trastevere con le loro proiezioni estive, già protocollata al Gabinetto del sindaco. I toni poi del loro portavoce sono quelli da armistizio, quando prende la parola proprio lì, alla Casa del Cinema, durante un incontro a porte chiuse tra l'amministrazione e operatori del settore cinema e audiovisivo: "Sindaca, vorrei voltare pagina. Sono qui a chiederle di riunirci a un tavolo". 

Raggi non risponde, e alle domande dei cronisti fugge a bordo dell'auto di servizio. Bergamo invece non può scappare. Carocci si affaccia al punto stampa: "Allora vicesindaco, quando ci riceve?". E rilancia l'idea di un ritorno nella piazza trasteverina, anche perché l'alternativa sarebbe lasciarla vuota. "Siamo sicuri che con il vostro sostegno possiamo davvero fare una rivoluzione culturale in questa città". Dall'altra parte il segnale è d'apertura: "Ci parliamo e ci confrontiamo". Quando? "La prossima settimana". A fare il tifo tra i tanti artisti che hanno sostenuto la causa c'è anche Carlo Verdone: "Se auspico un ritorno dell'arena del Cinema America a piazza San Cosimato? Ma certo, però parlando con sindaca e vicesindaco perchè devono essere d'accordo e fare pace. Ciascuno deve ascoltare l'altro pacatamente. Io non sono per andare contro in maniera violenta".

E invece, nei mesi scorsi, i toni non sono certo stati concilianti. Ad accendere la miccia iniziale la decisione del Comune di inserire piazza San Cosimato nel maxi bando per l'Estate romana. Quando per i quattro anni precedenti, i ragazzi del Piccolo Cinema America l'avevano animata con una ricca rassegna di cinema gratuita per la cittadinanza. La ragione? Trasparenza ed equità nei confronti di altre eventuali associazioni interessate a utilizzare la piazza per eventi estivi. D'altronde è tra i dogmi più rigidi del grillismo far passare qualunque affidamento da procedure ad evidenza pubblica. Ma, nel caso specifico - aspetto che i ragazzi hanno più volte sottolineato - non si chiedevano risorse comunali, anzi. Si sarebbe pagato regolarmente il canone previsto per l'occupazione di spazio pubblico. Un introito dunque per le casse del Campidoglio. Ma il no di Raggi e Bergamo è stato netto, nonostante il fitto fronte di artisti e volti noti del grande schermo mobilitati a fianco dei giovani organizzatori. No rinfocolato ulteriormente dalla ferma opposizione della consigliera M5s Gemma Guerrini. Celebre lo sfogo su Facebook: "Il cinema America? Roba da feticisti". 

Insomma, si è arrivati allo scontro e a febbraio Carocci e compagni hanno deciso di spostarsi in periferia. Tre le location dove partiranno domani altrettante arene e 190 film: il porto turistico di Ostia, il casale della cervelletta a Tor Sapienza, il cortile del liceo Kennedy sempre a Trastevere. Nel frattempo però una gara finita senza offerte e il tempo trascorso che forse ha calmato gli animi riaccendono speranze. A volte ritornano. O almeno questa oggi è la speranza per gli amanti del buon cinema.  


 

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