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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica Magliana

Ciclabili romane, quando la mobilità su due ruote è insostenibile

La denuncia di Biciroma nella settimana della mobilità sostenibile

Tanti progetti e pochi interventi. E' questa in sintesi la critica che una delle maggiori associazioni cicilistiche della Capitale rivolge all'amministrazione pentastellata. Lo fa in un momento particolare dell'anno. Siamo infatti nei giorni in cui ricade la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile.

La dorsale del Tevere e le altre ciclabili

"La realtà dei fatti – va all'attacco Fauso Bonafaccia a margine di un convegno organizzato all'Aranciera di San Sisto - è che anche quest’anno la principale ciclabile romana, quella lungo il Tevere, è stata ostaggio dei bancarellari e che questa amministrazione addirittura l’ha revocata trasformandola a nostro avviso illegalmente in ciclopedonale. Ora che hanno smontato, sono rimasti molti residui delle infrastrutture ed addirittura sulla banchina è stato abbandonato un banco frigorifero. In superficie le cose non vanno meglio visto che si pedala tra l’immondizia e anche altre ciclabili come quella di Via Capoprati sono invase dai veicoli motorizzati. Qui ora di notte il circolo di Legambiente si è trasformato in un pub (come ci ha detto l’addetto all’ingresso) e sulla ciclabile ci scorrazzano e parcheggiano le autovetture e nessuno si impegna a ripristinare la chiusura di questa strada come era in passato".

I progetti per la ciclabilità capitolina

Intanto però l'amministrazione punta a realizzare progetti più o meno ambiziosi, ma di sicuro impatto mediatico. Il Grande Raccordo Anulare delle Bici è uno di questi. Ma non l'unico. "L'amministrazione – riprende il j'accuse  Fausto Bonafaccia – si continua a lodare per i 100 m del tunnel sotto Santa Bibiana a nostro avviso fatti anche male, continua a dire che a breve partirà il cantiere della Nomentana, lo diceva anche il destituito bike manager, e partirà la bike lane sulla Tuscolana".

Piste ciclabili romane/Foto di BiciRoma

La ciclabile della Magliana un anno dopo

Al di là degli annunci e dei progetti, c'è una realtà con la quale è difficile fare i conti. E lo dimostra il mancato intervento per la messa in sicurezza della dorsale del Tevere nel tratto in cui, quasi un anno fa, ha perso la vita un ciclista. "Ieri (lunedì 18 ndr) abbiamo avvicinato la Sindaca e gli abbiamo ricordato che l’8 Ottobre sarà un anno dall’incidente mortale sulla ciclabile della Magliana di Marco Artiaco. A nostro avviso - sottolinea Bonafaccia - è dovuto principalmente all’incuria in cui era stata lasciata la ciclabile con la vegetazione incolta e la segnaletica stradale orizzontale e verticale mancante. Se l’8 Dicembre ci disse che ci stavano lavorando ieri ci ha detto che stanno programmando l’intervento. Un passo avanti o uno indietro?  Intanto sono passati 12 mesi dall’impegno preso di mettere in sicurezza l’incrocio".

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