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Ponte Sublicio, sulla ciclabile chiusa è scontro Meleo Regione

A luglio la frana del muraglione e la conseguente interruzione del tratto di ciclabile. L'assessore ai trasporti: "Chiesta messa in sicurezza". Replica la Regione: "Si attende la Sovrintendenza"

La scena da oltre due mesi è sempre la stessa: runner e ciclisti costretti ad interrompere le proprie attività e ad effettuare pericolosi slalom all'altezza di Ponte Sublicio. Su quell'interruzione ieri tra Comune e Regione si è registrato un botta e risposta che al momento però non sembra sbloccare la situazione. 

E' l'assessore ai trasporti Linda Meleo ad accendere la miccia su facebook: "Da fine luglio la pista ciclabile del Lungotevere all’altezza di Ponte Sublicio è stata invasa da massi e lastre di travertino a causa del crollo di un muraglione. Ci siamo subito attivati allertando la Sovrintendenza. Ieri abbiamo inviato una nuova lettera alla Regione Lazio chiedendo che l’area sia subito rimessa in sicurezza. Tanti, tra amanti delle due ruote e chi fa jogging, aspettano il ripristino della normalità e la riapertura del percorso ciclo-pedonale, ora interrotto. Serve un intervento tempestivo soprattutto per la salvaguardia dell’incolumità dei cittadini". 

Di cosa si parla? Il 20 luglio, all'altezza di Ponte Sublicio, un muraglione è letteralmente crollato, provocando la caduta di massi sulla banchina del Tevere e l'interruzione della ciclabile. Per diversi giorni lo stop non era stato neanche segnalato. Poi si riuscì a recintare la zona, andando a creare di fatto un'interruzione in un tratto molto frequentato da runner e ciclisti romani. Questi ultimi su change.org hanno organizzato una petizione (oltre mille le firme raccolte) per chiedere a Zingaretti il "ripristino della ciclabile che da mesi è interrotta con grande danno per la cittadinanza di Roma, che utilizza quella struttura per correre, andare in bicicletta o semplicemente passeggiare. La situazione è pericolosa in quanto i cittadini, data la cronica mancanza di strutture che favoriscano la ciclabilità urbana, attraversano quella zona a rischio di ulteriori crolli. Chiediamo pertanto (come rappresentante del Comitato di Quartiere Marconi) un pronto ed immediato ripristino".

E la risposta della Regione è arrivata a stretto giro di posta: "Siamo intervenuti rapidamente sulla frana che, all’altezza di Ponte Sublicio. Infatti non più l’Ardis, ente strumentale regionale che da diversi mesi è stato soppresso e le cui competenze sono passate alla Direzione regionale delle Infrastrutture, ma la Direzione stessa ha disposto immediatamente puntuali sopralluoghi. Al momento della definizione di un possibile intervento riparatore, però, la Direzione regionale ha dovuto prendere atto delle valutazioni poste in essere da parte della Soprintendenza che, trattandosi di un cedimento di mura centenarie, ha chiesto di valutare attentamente il tipo di intervento da eseguire, naturalmente esclusivamente sotto le proprie direttive. Per questa ragione, la Regione Lazio, che già prima dell’accadimento del fenomeno franoso aveva comunque attuato interventi di pubblica sicurezza, segnalando pericoli di possibili dissesti in quel tratto, in questo momento non può che attendere gli esiti della valutazioni che dovranno pervenire agli uffici della Sovrintendenza".

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