Cibo a Costo Zero: l'iniziativa romana contro le eccedenze alimentari
Andrea Pavone, tra gli organizzatori: "In giornate prefissate, sia le persone che le famiglie più bisognose potranno ricevere le risorse alimentari dai nostri volontari". La presentazione nella Sala del Carroccio
Recuperare il cibo "in più", per scongiurare gli sprechi e aiutare le famiglie in difficoltà. Si chiama Cibo a Costo Zero, l'evento presentato la scorsa settimana presso la Sala del Carroccio in Campidoglio, con l'obiettivo di mettere in relazioni le diverse esigenze delle categorie produttive e delle classi sociali meno abbienti della città. "Lo spreco alimentare è un problema planetario, e alcuni paesi europei sono già intervenuti legiferando in merito, così come in Italia a settembre scorso è entrata in vigore una legge volta al contrasto delle eccedenze alimentari. In quest’ottica ‘Cibo a Costo Zero’ contribuisce all’obiettivo di dimezzare gli alimenti sprecati, oltre a limitare gli impatti negativi sull’ambiente" ha commentato Andrea Pavone, vicepresidente dell’associazione omonima, spiegando come funziona il servizio.
"Attualmente siamo una piccola realtà ma ben radicata sul territorio, ed attraverso la nostra rete di collaboratori, in giornate da noi prefissate, sia le persone che le famiglie più bisognose potranno ricevere le risorse alimentari dai nostri volontari. Inoltre, predisporremo un servizio a domicilio per coloro che saranno impossibilitati per causa disabilità o necessario bisogno. Chiese, centri anziani e comitati di quartiere avranno il ruolo di ricercare ed individuare le famiglie in difficoltà nei rispettivi quartieri, mentre supermercati, commercianti e produttori potranno donare le eccedenze avvalendosi dell’agevolazione fiscale della Legge 19 Agosto 2016 n. 166". Con obiettivo finale quello di raggiungere un accordo con tutte le catene di distribuzione alimentare fino al piccolo commerciante.
Per Maurizio Politi, vicepresidente della Commissione Commercio di Roma Capitale, intervenuto all'evento,"la reattività con la quale l'associazione ha risposto alle nuove normative di Agosto 2016, in tema di eccedenze alimentari, testimonia ancora una volta la grande reattività del mondo associazionistico nell'affrontare le grandi emergenze della nostra città. È indispensabile che l'amministrazione sostenga queste iniziative, che spesso vanno a colmare dei vuoti lasciati dagli enti locali. Da parte nostra ci impegnerò affinchè l'associazione non sia lasciata sola, ma abbia un interfaccia continua con gli assessorati e la parte amministrativa di Roma Capitale, al fine di dare risposte alle fascie più deboli della nostra città."
