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Centurioni e risciò, il Tar blocca le ordinanze e Raggi annuncia: "Ora subito regolamento"

Il Comune corre ai ripari e promette l'arrivo di un regolamento ad hoc a stretto giro. L'assessore Meloni: "Il divieto serve a preservare il decoro delle aree di pregio"

Con una nota dell'assessore e con un tweet della sindaca, il Campidoglio commenta lo stop del Tar all'ordinanza anti centurioni e risciò, annunciando l'arrivo in tempi brevi di una regolamentazione definitiva del fenomeno. Che è poi l'obiettivo fissato tra le righe della stessa ordinanza bocciata.  

"Il divieto di esibizione di figuranti come i centurioni in prossimità dei monumenti del centro di Roma serve a preservare il decoro di questa area di pregio. Negli anni, purtroppo, si sono verificati numerosi episodi, documentati anche attraverso video e inchieste, in cui turisti denunciavano di essere stati maltrattati e persino taglieggiati in taluni casi" spiega Adriano Meloni, titolare allo Sviluppo economico, Turismo e Lavoro di Roma Capitale. 

Detto ciò e fermi restando "i motivi di sicurezza e decoro che sottendono l’ordinanza" non si può che prendere atto della sospensiva delle toghe amministrative. "Leggeremo con attenzione le motivazioni del Tar" e "andremo avanti con una regolamentazione definitiva. Ad oggi esistono nuovi strumenti previsti dal Decreto Minniti che conferiscono ulteriori poteri ai Sindaci. Valuteremo come impiegarli per disciplinare questo specifico fenomeno, a partire dal regolamento di Polizia Urbana che è in fase di elaborazione" ha concluso l'assessore.

Affidato a un secco tweet invece la reazione della sindaca Virginia Raggi. "#StopAbusiviaRoma Città non può essere ostaggio di centurioni e risciò. Cambiamento va avanti. Nuovo regolamento decoro per tutelare città". 

LA DECISIONE DEL TAR - Il tribunale, lo ricordiamo, non si è espresso nel merito (la discussione avverrà il 6 dicembre). A essere bocciato è lo strumento dell'ordinanza in sè. Secondo il Tar infatti centurioni e risciò non sono propriamente emergenze e come tali non è lo strumento dell'ordinanza a doverli regolare. Si legge: "Le ordinanze contingibili ed urgenti rappresentano il rimedio approntato dall’ordinamento per far fronte a situazioni di emergenza impreviste e le deroghe alla normativa primaria, da parte delle autorità amministrative munite di potere di ordinanza, sono consentite solo se ‘temporalmente delimitate’ e, comunque, nei limiti della ‘concreta situazione di fatto che si tratta di fronteggiare". 

In particolare le situazione di risciò e centurioni "non appaiono di entità tale da configurare una vera e propria 'emergenza', non altrimenti fronteggiabile e non giustificano, pertanto, il divieto indiscriminato e più volte reiterato, di svolgere un'attività lecita e comunque avente caratteristiche analoghe a quella dei cosiddetti ‘artisti di strada’, oggetto di specifica regolamentazione da parte di Roma Capitale".

Di necessità di regolamentare i fenomeni del resto parlava anche la sindaca nelle due ordinanze firmate, la prima a luglio, la seconda a dicembre. In entrambe vi si legge l'impegno a varare una normativa che vada oltre le ordinanze. Ad oggi però nessun provvedimento in merito è stato preso.


 

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