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Cara Castelnuovo di Porto, partita Italia-Francia per la gestione: domani udienza al Tar

Il consorzio di cooperative sociali Eriches 29 ha vinto l'appalto. La seconda classificata, la società francese Gepsa che lo ha gestito negli ultimi anni, ha fatto ricorso. Tra le due offerte, una differenza di 200 mila euro al mese

Con il maltempo che ha colpito Roma alla fine di gennaio si era allagato costringendo gli utenti accolti al suo interno a rifugiarsi ai piani piani alti. Il Cara (Centro per rifugiati e richiedenti asilo) di Castelnuovo di Porto è ora al centro di un braccio di ferro giudiziario che vede la società che lo ha gestito negli ultimi anni, la francese Gepsa, contro il consorzio di cooperative sociali, la Eriches 29, che ha vinto l'appalto da 21 milioni di euro bandito dalla Prefettura nel febbraio 2013. Come informa Eriches 29, il ribasso è di 200 mila di euro mensili. In mezzo, i rifugiati accolti nel centro di accoglienza. Domani il Tar del Lazio si pronuncerà sul ricorso.

I CONTENDENTI - La contesa sembra quasi assumere i toni di una partita giocata tra la Francia e l'Italia. Eriches 29 è un consorzio di cooperative sociali, si legge sul suo sito, “che opera per promuovere lo sviluppo delle cooperative sociali ad esso aderenti mediante attività volte a favorire l'integrazione sociale dei cittadini appartenenti alle fasce deboli della società”. Il consorzio gestisce per esempio il campo rom di Castel Romano oltre che altri centri di accoglienza per profughi e richiedenti asilo, per sfrattati e per l'emergenza freddo per un totale di circa 600 utenti. La società Gepsa, tra le società leader in Francia nella gestione dei servizi nelle carceri, è legata a Cofely che fa capo al gruppo della multinazionale dell'energia Gdf Suez, tra gli azionisti della municipalizzata dell'acqua e dell'energia capitolina Acea.

LA STORIA - Come ricostruisce Eriches 29, la Prefettura di Roma bandisce nel febbraio 2013 la gara europea per la gestione del centro. Ad aggiudicarsi l'appalto il consorzio di cooperative Eriches 29. La sua offerta però viene ritenuta anomala e quindi sottoposta a ulteriori valutazioni. Al termine degli accertamenti l'appalto viene aggiudicato alla Eriches 29. E' a questo punto che parte il braccio di ferro giudiziario. Prima un ricorso delle seconde e terze in graduatoria, la Auxilium e la Gepsa, che però all'udienza per la discussione dell'istanza cautelare del 16 gennaio 2014, su richiesta del collegio, decideranno di rinunciare all'istanza cautelare rinviando la decisione al merito per il 13 marzo 2014, domani. Poi la decisione della Gepsa, il 24 febbraio 2014, di avanzare un'altra istanza cautelare al Tar del Lazio, accolta da giudice, opponendosi alla sottoscrizione del contratto che nel frattempo è stato formulato con la Eriches 29 con decorrenza il 1 marzo 2013. Risultato: tutto nuovamente fermo con gara sospesa. Domani la parola al Tar.

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