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Centri interculturali, la denuncia del Celio Azzurro: "Da due mesi senza fondi"

E' una delle struttura del I municipio che forniscono che ospitano servizi per bambini e adolescenti, tipo scuole d'infanzia e varie forme di doposcuola, ma anche per famiglie e migranti. L'assessore Monteverde: "Bando pubblicato entro ottobre"

L'ultimo bando risale al 2009 e quello nuovo è quasi pronto per la pubblicazione. Nel mezzo c'è chi sta facendo di tasca sua, senza contributi pubblici per erogare i servizi richiesti. I centri interculturali della Capitale tornano ad attaccare gli amministratori del territorio: "Non c'è futuro per le strutture perché non c'è interesse, non c'è forza politica che le abbia a cuore e che valorizzi i percorsi di inclusione sociale, educativa e culturale che hanno rappresentato nella nostra città da oltre 25 anni". Ad alzare la voce è il Celio Azzurro, centro didattico nel parco del Celio, attivo dal 1990 grazie ai fondi dell'Ufficio Immigrazione del Comune e della Caritas diocesana. Cosa sta accadendo? Facciamo un passo indietro. 

Un primo bando per il nuovo affidamento delle strutture è stato emanato dal Comune tra dicembre 2015 e gennaio 2016, poi ritirato in autotutela per irregolarità nel calcolo dei fondi per gli stipendi: la cifra stanziata risultava inferiore a quanto previsto dal contratto nazionale di lavoro. Da qui il trasferimento di competenze ai municipi, e le difficoltà nella scrittura di una gara che "non ha nessuna normativa specifica di riferimento", come chiarisce a Romatoday l'assessore al Sociale del I municipio, Emiliano Monteverde. 

"Non c'è nessuno foglio che definisca cos'è un centro interculturale - ci spiega - quanto devono essere pagati gli operatori che ci lavorano, non a caso non viene fatto un bando dal 2009". La pubblicazione del bando permette la proroga immediata delle attività in corso fino al nuovo affidamento. Tempistiche? "Entro ottobre lo passeremo agli uffici capitolini. Ci è voluto più tempo ma stiamo facendo un grande lavoro, importante e complesso". 

Al momento solo il 14esimo municipio ha emanato il procedimento a evidenza pubblica, ma sul punto i gestori del Celio Azzurro attaccano: "Prevede il 25 per cento di soldi in meno per lo stesso identico servizio". E quello del I municipio? Anche su questo, Monteverde rassicura: "L'importo è lo stesso di quello del 2009. Parliamo di un bando da quasi 360mila euro". Quello che invece rappresenterà una novità all'interno del bando è l'approccio al tema dell'interculturalità. 

Si parla infatti di "politiche interculturali" più che di centri e strutture ad hoc, politiche da estendere a tutti gli spazi dell'insegnamento a partire dalle scuole. Un cambio di rotta che spaventa i gestori attuali: "Si può facilmente evincere che la centralità delle strutture viene meno, a favore di attività più o meno indistinte che rischiano di disperdersi in mille rivoli". I centri interculturali rischiano davvero di sparire? L'assessore frena i timori: "Assolutamente no, è nostra intenzione potenziare questo tipo di attività"

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