rotate-mobile
Politica

Rifiuti, Raggi all'attacco degli "zozzoni". I centri di raccolta però sono a mezzo servizio e manca il personale

Undici su 12 hanno riaperto, ma solo dalle 7 alle 12. E il personale non basta a coprire i ruolo di coordinamento all'interno delle singole strutture

Va bene la guerra agli "zozzoni", lotta senza quartiere della sindaca Raggi contro incivili, svuota cantine abusivi, pendolari dei rifiuti. Ormai asse portante delle politiche ambientali del Campidoglio a Cinque Stelle specie nella fase post lockdown, quando con Roma di nuovo percorribile liberamente sono tornate a spuntare mini discariche in strada. Ma i Centri di raccolta (Cdr), quelli dove gli ingombranti dovrebbero invece finire secondo normativa, come stanno funzionando? 

Sono 12 in totale per 15 municipi, 11 riaperti dai primi di giugno dopo l'emergenza coronavirus, tutti tranne quello di Acqua Acetosa, in via dei Campi Sportivi. Vi si può smaltire un po' di tutto: dai calcinacci alle vernici, dagli elettrodomestici al legno, alle pile. La lista è lunga. Ma ancora sono disponibili solo per mezza giornata. 

Isole ecologiche a mezzo servizio

I romani possono caricare il loro vecchio divano e portarlo a smaltire nelle cosiddette "isole ecologiche", ma al momento solo dalle 7 alle 12 e solo nei giorni feriali. Il risultato? Spesso si creano code, anche legate alle misure di sicurezza che impongono l'ingresso uno alla volta. Chi lavora e ha solo un'ora la mattina prima di entrare in ufficio si scoraggia, e magari nel pomeriggio si libera del peso scaricando tutto fuori dalle strutture. Come accaduto già svariate volte fuori dal Cdr di via Teano, al Prenestino, o da quello di via Laurentina. Gesti di cittadini incivili sì, ma anche forse, in questa fase di ripartenza, poco agevolati dal funzionamento a ranghi ridotti delle strutture Ama. 

Sullo sfondo poi un'altra questione non secondaria per garantire l'efficienza della filiera. Ama ha carenza di personale. Diversi i pensionamenti negli ultimi mesi e l'assenza improvvisa di "capi squadra", addetti all'organizzazione della raccolta sul territorio, anche in relazione ai centri di raccolta è un problema. 

Reperimento personale

In azienda si cerca in ogni modo di tirare la coperta, sempre corta data l'assenza da anni di un piano assunzionale, rafforzando la presenza nei Cdr con spostamenti di lavoratori tra reparti. La scorsa settimana l'ordine di servizio firmato dal direttore delle Risorse umane Marcello Bronzetti. "Si dispone il trasferimento temporaneo fino a cessate esigenze delle seguenti risorse - si legge nel documento, che RomaToday ha potuto visionare - a supporto delle attività dei Centri di Raccolta in questa fase di emergenza e graduale ripristino della piena funzionalità". E poi ancora l'avviso di reperimento temporaneo del 10 giugno per la selezione di 25 Tot (Tecnico operativo territoriale) tra gli addetti allo spazzamento, solo per il periodo estivo. Ai Tot il compito tra i tanti, nelle isole ecologiche, di controllare la regolarità di chi entra e chi esce, se a smaltire sono privati cittadini (autorizzati) o ditte (che invece devono seguire un diverso iter). 

Le proposte dei lavoratori

Dagli stessi lavoratori Ama, del gruppo Lila, arrivano alcuni suggerimenti per un miglior funzionamento del servizio nei Centri di raccolta: istituire un coordinamento telefonico tra le 12 isole presso il numero verde Ama, per avere un quadro completo dello stato di ricettività di tutte le tipologie di cassoni presenti e disponibili, così da permettere agli utenti di non fare viaggi a vuoto. E ancora sfalsare l'attacco di un'ora tra gli operatori per avere un orario di apertura continuato nelle ore pasti, lavorando anche di domenica onde evitare intasamenti il lunedì. 

"Ci stiamo attrezzando per riaprire progressivamente i Centri anche di pomeriggio dalla prossima settimana" fanno sapere da Ama in merito alla restrizione oraria. Resta comunque aperta la possibilità della raccolta a domicilio, ma solo al piano stradale. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Rifiuti, Raggi all'attacco degli "zozzoni". I centri di raccolta però sono a mezzo servizio e manca il personale

RomaToday è in caricamento