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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica

Castel Romano, Raggi in sopralluogo al campo rom: "Ecco cosa stiamo facendo per preparare lo sgombero"

La sindaca elenca quanto fatto per avviare lo sgombero della baraccopoli. Poi attacca la Regione Lazio: "Con ordinanza chiede azioni che già abbiamo avviato"

Virginia Raggi in sopralluogo nel campo rom di Castel Romano. Nel primo pomeriggio di oggi la sindaca si è recata all'ingresso della baraccopoli sulla via Pontina (dove sono in corso interventi di messa in sicurezza da parte della Polizia locale), e elencato a favor di social network le azioni fatte per contrastare il fenomeno dei roghi tossici e arrivare alla chiusura definitiva dell'area.  

"Come potete vedere dalle immagini, abbiamo installato nei varchi d'accesso al campo delle barriere fisse in cemento, tipo new jersey, per impedire l’ingresso dei veicoli e prevenire lo sversamento illecito di rifiuti" dice Raggi, promettendo un presidio fisso dei vigili nel campo rom e l'arrivo, dalla prossima settimana, anche di militari dell'Esercito. 

Raggi contro la Regione

Una risposta quella del Campidoglio alle tante denunce delle ultime settimane sulle condizioni igienico sanitarie disastrose presenti all'interno della baraccopoli. Ma anche e soprattutto alla Regione Lazio che ieri con un'ordinanza ha imposto al Comune lo sgombero del campo. Ordinanza che Raggi, pur volendo lo sgombero, ha già detto che impugnerà. "Non fa altro che chiedere misure che la nostra Amministrazione ha già messo in campo da tempo" ha spiegato. 

Castel Romano, arrivano le barriere anti roghi

"Ecco cosa abbiamo fatto"

E allora ecco l'elenco. "Abbiamo stanziato quasi mezzo milione di euro per rimuovere i rifiuti e bonificare il campo; abbiamo previsto un presidio fisso della Polizia Locale per allontanare le persone non autorizzate e le auto private; solo lo scorso anno abbiamo rimosso più di 120 veicoli semicarbonizzati e in stato d’abbandono nelle vicinanze; abbiamo gestito l'emergenza coronavirus all'interno distribuendo dispositivi di protezione e istruzioni multilingue sulle precauzioni da prendere".

E il piano rom avviato a gennaio?

Nessun accenno però a quanto fatto da gennaio a oggi (nel mezzo il periodo di coronavirus che ha rallentato le operazioni) sul fronte dell'inclusione sociale. Quel milione e mezzo a cui Raggi accenna comprende anche le attività di accompagnamento e fuoriuscita dal campo per le famiglie. Dalla ricerca di un alloggio alternativo ai percorsi di formazione lavorativa. Un iter partito a gennaio che dovrebbe durare due anni del quale però non si hanno notizie. Se non che una parte verrà compresso in due soli mesi. A settembre infatti 90 persone verranno allontanate (molto prima dello scadere del tempo fissato) dall'area F, la più critica presente all'interno dell'insediamento. La comunicazione del vice capo di gabinetto Marco Cardilli è già arrivata alle famiglie. 

Raggi fa poi riferimento alla questione della manutenzione degli impianti idrico-fognari e accusa la Regione: "Già nel 2018 avevamo chiesto alla di poter procedere con gli interventi di manutenzione. Ma l’Amministrazione regionale non ci ha concesso le autorizzazioni necessarie. Per evitare danni ambientali e salvaguardare gli abitanti stiamo provvedendo da due anni allo spurgo quotidiano dei liquami con un servizio che costa alla città e ai cittadini circa 1500 euro al giorno".

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