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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Caso Andrini: il Pd chiede la revoca, Alemanno lo riabilita

Non si placa lo scontro politico sulla nomina di Stefano Andrini come nuovo amministratore delegato dei servizi ambientali dell'Ama. Il Pd: “Visto quanto emerso il sindaco revochi la nomina”. Alemanno: “Persona ampiamente riabilitata”

Non accenna a scemare la polemica sulla nomina di Stefano Andrini ad amministratore delegato di servizi ambientali dell'Ama. Continua infatti a far discutere il passato del 39enne esponente del Pdl che nel giugno del 1989 aggredì a colpi di spranga due ragazzi in piazza Capranica, arrivando anche a subire una condanna per quanto accaduto.

La richiesta del Partito Democratico
Il Partito Democratico, dopo l'indignazione iniziale, ieri, attraverso il suo capogruppo in Campidoglio Umberto Marroni ha annunciato che chiederà al Sindaco Alemanno la revoca di Andrini: “Visto quanto emerso in queste ore sull'inopportunità e, come già da noi evidenziato, l'inadeguatezza della nomina di Andrini ad amministratore delegato di Servizi Ambientali-Ama srl, riteniamo doveroso che il sindaco Alemanno si adoperi per la revoca di tale nomina”.

In sede di Ama inoltre il consigliere di minoranza ha già chiesto delucidazioni al presidente Clarke.
Da parte del vice capogruppo del Pd Mario Mei invece l'annuncio della presentazione di un ricorso alla corte dei conti: “La Corte dei Conti valuti la nomina di Stefano Andrini ad amministratore delegato di Ama servizi ambientali”.

  Smentisco che ci siano iscritti di Rifondanzione a presiedere il consiglio di amministrazione di Ama Servizi  
La risposta di Alemanno
La risposta del sindaco Alemanno non si è fatta attendere e da Lourdes ha fatto intendere che la richiesta del Partito Democratico cadrà nel vuoto: “La scelta è del cda, la persona è ormai incensurata ed è già stata ampiamente riabilitata. Ho chiesto spiegazioni me le hanno date e ne ho preso atto. Avrei dovuto porre il veto, sarei dovuto entrare in una vicenda aziendale, ma non ne ho visti gli estremi”.

Il web non dimentica...
Sul web, oltre al montare della protesta, gira inoltre la dichiarazione dello scorso luglio in cui Alemanno smentiva l'anticipazione sulla nomina di Andrini all'Ama. Alemanno in modo piuttosto duro diceva: “Ci sono gli estremi per fare una denuncia per diffamazione al Corriere. Sono cose ridicole e comunque non c’è nessuna nomina nel consiglio di amministrazione di Ama servizi per quel che mi risulta”.

Rifondazione si difende
Da registrare infine la difesa di Rifondazione Comunista, tirata in ballo da esponenti del Pdl come partito avente in quota il presidente di Ama servizi. Così il segretario regionale Giuseppe Carroccia: “In merito alle pretestuose polemiche di esponenti del centrodestra, circa una partecipazione di Rifondazione Comunista alla gestione di Ama Servizi, ”
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