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Case popolari a Roma, 708 nuovi alloggi in tre anni: così si riaccende la periferia

Dalla Regione 68 milioni per l'edilizia popolare "sostenibile e senza consumo di suolo". Annunciati anche tre bandi per locali destinati a startup, associazioni e botteghe

Rispondere concretamente all'emergenza abitativa e dare sostegno alle attività economico sociali nelle periferie, il tutto senza ulteriore consumo di suolo e con piena sostenibilità ambientale: sono questi obiettivi e principi del piano triennale 2019-2021 dell'Ater di Roma

Case popolari a Roma: 708 nuovi alloggi in tre anni

Un piano che, attraverso una spesa totale di 68.1 milioni, tutte risorse della Regione Lazio, prevede 708 nuovi alloggi popolari nella Capitale da realizzare con il recupero di strutture incompiute o scheletri urbani. 

Tanti i quartieri coinvolti dove sorgeranno edifici sostenibili dal punto di vista ambientale e sociale: da Laurentino 38 a Corviale, Tiburtino III, Quarticciolo, Ponte di Nona, Ostia, Cesano, Tor Vergata e Primavalle dove già sono stati inaugurati i primi 18 alloggi di via Pietro Bembo. 

L'Ater: "Il più grande piano per Roma negli ultimi 30 anni"

"Questo è il più grande piano per le case popolari negli ultimi 30 anni" - ha spiegato il direttore generale di Ater, Andrea Napoletano
Nel 2019 partiranno i lavori per 103 nuovi alloggi, nel 2020 per 316, tra cui quelli per gli scheletri di Cesano e Tor Vergata, e nel 2022 per 181. Dei 708 alloggi totali, tutti di edilizia popolare residenziale, 600 interventi saranno di densificazione e 108 di frazionamento con i lavori che dureranno da 6 mesi a 3 anni. 

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Assenza di consumo di suolo e sostenibilità ambientale

"Non ci sarà consumo di suolo perchè faremo densificazioni e lavoreremo con cambi di destinazione d'uso e frazionamenti" - ha aggiunto Napoletano sottolineando pure come il 20% dei nuovi alloggi sarà realizzato su cubature esistenti. "Il nuovo piano rappresenta una risposta concreta al fabbisogno abitativo, che nella Capitale riguarda oltre 12mila famiglie in attesa di un alloggio popolare". 

Il presidente Zingaretti: "Risposta concreta ad emergenza abitativa"

"Oltre 68 milioni e più di 700 alloggi popolari sono un segnale importante per affrontare il problema dell'emergenza abitativa a Roma. Oggi abbiamo voluto dimostrare come si può essere davvero vicini ai problemi dei cittadini, affrontando con i fatti e non con le parole il tema del fabbisogno abitativo" - il commento del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti

Locali per startup, associazioni e botteghe artigiane

A tagliare il nastro in via Pietro Bembo, l'assessore regionale alle politiche abitative Massimiliano Valeriani che, oltre che sottolineare la bontà del piano triennale di Ater come "risposta concreta all'emergenza abitativa", ha annunciato con soddisfazione la pubblicazione di tre nuovi bandi per rendere disponibili 152 locali, non residenziali e quasi tutti ubicati in periferia, da destinare a startup di giovani, alle associazioni e alle botteghe artigiane con canoni agevolati rispetto ai prezzi di mercato. 

Così il piano di Ater "riaccende" la periferia

"Quasi il 90% di questi locali sono ubicati in periferia. Questo significa riaccendere le periferie e fare un intervento di rigenerazione urbana molto importante: laddove ci sono serrande abbassate i giovani potranno mettere in campo un'idea di impresa e nuovi artigiani che potranno aprire le botteghe con un abbattimento fino al 60% dei canoni" - ha detto Valeriani. 

"Siamo assolutamente soddisfatti. Quello di oggi è un primo e importantissimo esempio di rigenerazione urbana che riesce a dare una soluzione oggettiva all'emergenza abitativa a Roma. Ci auguriamo, poi, che questo programma triennale vada in esecuzione quanto prima e diventi un importante volano per l'economia di questa città, fortemente penalizzata in questo periodo" - l'auspicio del presiidente dell'Acer, l'Associazione Costruttori Edili di Roma e Provincia, Nicolò Rebecchini, a margine della presentazione. 

"Ritengo anche che l'iniziativa dei tre bandi Ater raccolga l'essenza della legge sulla rigenerazione urbana"- ha aggiunto. "Sono tre bandi che vanno incontro all'esigenza di riqualificare le periferie. Bene sta facendo la Regione Lazio a intervenire in queste zone che stanno sentendo più la crisi".
 

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