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Case popolari: domani manifestazione degli inquilini contro la politica del Comune

Angelo Fascetti dell'AS.I.A. Rdb principale sindacato degli inquilini: “Chiediamo il blocco della richiesta degli oneri accessori e lo stop agli aumenti degli affitti. L'housing sociale è un regalo ai soliti noti. Non può sostituire le case popolari”

Si svolgerà domani davanti all'Assessorato alla Casa del Comune di Roma la manifestazione degli inquilini della case popolari indetta da AS.I.A. RdB. “Si tratta di una manifestazione in difesa del ruolo delle case popolari e contro le misure che stanno colpendo le fasce sociali più deboli”, spiega a Romatoday Angelo Fascetti di AS.I.A RdB che è il principale sindacato degli inquilini di case popolari, vantando il maggior numero di iscritti.

A Fascetti abbiamo chiesto da dove nasce la manifestazione di domani. “Nasce”, spiega Fascetti “dalla volontà di difendere il ruolo delle case popolari. In questi mesi il comune ha inviato ad oltre un migliaio di famiglie richieste di pagamenti per gli oneri accessori con cifre oscillanti tra i 2000 e i 3000 euro per arretrati risalenti agli anni 2000 – 2007. Abbiamo già preparato ed inviato oltre un migliaio di diffide e la manifestazione di domani punta a protestare contro il provvedimento”.

  E' ora di smetterla con la facile demagogia contro gli inquilini delle case popolari  
Al pagamento degli oneri accessori poi si affiancano gli aumenti degli affitti annunciati dal Comune nei giorni scorsi. “Questi aumenti”, continua Fascetti, “dovranno essere fatti in base alle leggi regionali. Vogliamo aprire un confronto con Antoniozzi proprio per evitare che questi aumenti provochino una richiesta di arretrati che getterebbe in grossa crisi migliaia di persone in tutta la città”.

Questo quadro spinge Fascetti a dire che “dietro queste operazioni si celino in realtà operazioni di dismissioni del patrimonio di case popolari. Bisogna invece incentivare il mercato delle case popolari perché possono costituire un utile mezzo per calmierare il mercato degli affitti, evitando le rendite parassitarie dei soliti noti”.

Sull'annunciata politica di housing sociale Fascetti attacca la giunta Alemanno: “Abbiamo atteso per tutti questi mesi che qualcosa si muovesse, ma ci pare che non ci sia una discontinuità con la giunta Veltroni. Alemanno in campagna elettorale aveva promesso 40.000 alloggi, poi diventati 25.000 di cui oggi nessuno sa niente. La verità è che non ci sono i soldi e che si getta fumo negli occhi delle persone promettendo alloggi a basso costo con l'housing sociale che in realtà è solo un modo per fare un regalo ai soliti noti”.

Secondo Fascetti infatti “molte aree dove normalmente non si potrebbe edificare, diventano edificabili perché si trasformano queste edificazioni in servizi”.

Obiettivo di Rdb Cub è quello di riuscire ad aprire un tavolo con l'assessore Antoniozzi: “Da oltre un mese abbiamo richiesto un incontro con l’Assessore Antoniozzi su questi temi” conclude Fascetti. “Tuttavia non abbiamo ancora avuto riscontri. Riteniamo che sia ora di smetterla con la facile demagogia contro gli inquilini delle case popolari, favorita da anni di colposa mancata gestione e abbandono, perché le case popolari sono un patrimonio comune da difendere e gli inquilini vogliono una vera gestione e manutenzione delle case e vogliono pagare per dei veri servizi”.
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