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"Case popolari ai rom? Sì se ne hanno diritto, ma nessuna corsia preferenziale"

L'assessore Danese parla del suo piano per chiudere diversi campi rom entro il 2018. Poi rivela: "Molti rom hanno proprietà immobiliari. Dovranno andare a vivere lì e lasciare i campi"

L'obiettivo è chiaro: chiudere i campi. C'è anche la data, molto lontana, ma ben chiara: entro il 2018. L'assessore alle politiche sociali del Comune di Roma Francesca Danese affida all'agenzia Ansa, nel corso di un'intervista,  le linee programmatiche programmatiche del suo assessorato. A far rumore, come sempre accade, sono le dichiarazioni sui rom.

CHIUSURA ENTRO IL 2018 - La Danese ha le idee chiare: "I campi rom sono costati tantissimo a Roma: alcuni vanno avanti da 15 anni. I cittadini non possono più sostenerli economicamente a fronte di una qualità di vita pessima al loro interno e disagi denunciati. Dobbiamo svuotarli, anche l'Europa ce lo chiede da tempo. L'obiettivo, come da programma elettorale del sindaco Marino, è chiudere diversi campi entro fine mandato (2018, ndr). Stiamo lavorando a un piano strategico per condividerlo con giunta e maggioranza".

CASE POPOLARI AI ROM - Una parte di questo piano potrebbe consistere nell'aprire le graduatorie delle case popolari anche ai rom, ma senza corsie preferenziali. "Ci sono famiglie all'interno dei campi rom che hanno fatto richiesta nel 2012 di case popolari. Se ne avranno diritto in quanto cittadini come tutti gli altri, ma senza corsie preferenziali, entreranno in graduatoria e vi potranno accedere".

ROM POSSIDENTI - Sempre in quest'ottica la Danese punta alla stipula di un accordo con la Guardia di Finanza: "Vogliamo riportare legalità e trasparenza in tutta città. Stiamo lavorando per firmare un'intesa con la Guardia di Finanza ed incrociare i loro dati con i nostri. L'obiettivo è scovare chi non ha diritto a vivere nelle case popolari e ci abita togliendo questa possibilità a chi ne ha bisogno. Lo stesso vogliamo fare anche nei campi rom dove abbiamo già scovato qualche caso di persone con proprietà immobiliari. Nell'ottica della chiusura dei campi, costoro dovranno lasciarli e andare a vivere a casa loro".

EMERGENZA ABITATIVA - L'assessore, che ha anche la delega alla casa, punta anche ad un'analisi di quello che è il patrimonio di case popolari. "Forse abbiamo tanti appartamenti troppo grandi a livello di metratura" mentre "sono aumentati i piccoli nuclei familiari e gli anziani soli. Puntiamo ad un'offerta a misura, che possa anche ampliare la possibilità di dare alloggi".

CHIUSURA DEI RESIDENCE - E sulla chiusura dei residence: "Al momento abbiamo già 200 richieste - riferisce Danese -. Credo che a marzo consegneremo i primi buoni. Sto incontrando enti, piccoli proprietari e sindacati perchè voglio fare una trattativa: il Comune farà da garante il bonifico partirà direttamente dal Campidoglio diretto ai proprietari".

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