Casamonica a Porta a Porta, il PD si indigna: "Oltraggio a Roma"
Il Pd Campidoglio protesta dopo la trasmissione andata in onda ieri sera: "Intervenga la commissioen di vigilanza Rai per fare chiarezza"
Come il funerale, peggio del funerale. Lo show dei Casamonica a Porta a Porta diventa un caso politico. A farlo deflagrare è il gruppo Pd in Campidoglio che commenta duramente quanto andato in onda ieri sera. "E' stato uno spettacolo vergognoso ed offensivo quello al quale i cittadini e le cittadine romane in primis, ma anche tutti gli italiani, hanno dovuto assistere ieri sera durante la trasmissione Porta a porta di Bruno Vespa", attaccano i democratici.
Il gruppo capitolino parla di affronto: "Vedere accomodati rappresentanti della famiglia Casamonica nel salotto buono della Tv di stato finanziata con il canone dei contribuenti, doverli sentire rivendicare proprio quei funerali che hanno indignato e offeso la nostra comunità, ascoltarli mentre stabilivano accostamenti improponibili e ignominiosi tra grandi figure della Chiesa e il loro congiunto, è stato un vero e proprio affronto per tutti coloro che sono impegnati nella battaglia contro le mafie e l’illegalità, mettendo spesso a rischio la loro stessa incolumità".
Quindi il gruppo presieduto da Giulia Tempesta spiega: "Chiediamo ai parlamentari eletti nel collegio di Roma e del Lazio e a quelli che siedono nella commissione di vigilanza Rai di intervenire perché sia fatta piena luce immediatamente su questa incredibile vicenda, che ha visto esponenti di una famiglia i cui intrecci e commistioni con la malavita organizzata non solo romana sono noti e di lunga data, trovare spazio sulla rete ammiraglia della tv pubblica per rappresentare le loro tesi aberranti, grottesche e provocatorie, peraltro senza la presenza di un contraddittorio che ne potesse smentire o contestare in tempo reale le mistificazioni riportate".
Pronte anche iniziative in Campidoglio: "Presenteremo, inoltre, immediatamente all’assemblea di Roma Capitale una mozione di censura di questo abuso compiuto ai danni del servizio pubblico, dell’immagine della Capitale e di tutti coloro che sono impegnati per combattere le mafie e la criminalità organizzata".